Trasporti / Il caso

Autostrada A4 Brescia-Padova: verso la gestione alla Regione Veneto

Il 31 dicembre 2026 scade la concessione della multinazionale Abertis, c'è l'ok del ministero per l'operazione che porterebbe all'ente pubblico veneziano un utile annuo di circa 80 milioni, attenuando l'impatto finanziario della questione superstrada pedemontana

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TRENTO - Mentre si rincorrono notizie e smentite, voci di ricorsi e commenti, in relazione al bando per il rinnovo della concessione dell'A22, dal Veneto rimbalza una notizia clamorosa che riguarda invece l'autostrada A4 Brescia-Padova.

In sostanza, stando a quanto riportato in questi giorni dalla stampa locale, la concessione potrebbe passare dal primo gennaio 2027 direttamente alla Regione Veneto, che la eserciterebbe mediante la propria società controllata Cav (Concessioni autostradali venete Spa, che gestisce il passante di Mestre, 50% delle azioni in mano a Venezia e il rimanente all'Anas).

Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe ottenutoin proposito un primo via libera di Autostrade per l'Italia. I media veneti ne hanno riferito al'indomani di un incontro svoltosi al Mit il 30 gennaio tra il ministro Matteo Salvini e la vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti. «È stata l’occasione per fare il punto della situazione con particolare riferimento a dossier come autostrade, Olimpiadi, collegamento con l’aeroporto di Verona, variante alla Romea», scrive il Mit.

«Se la Venezia-Trieste rimane pubblica e la A22 rimane pubblica, perché la Brescia-Padova non può diventare pubblica? Parliamo di 80 milioni di utili all’anno, che oggi vanno in tasca ai privati. C’è una legge del 2007 che prevede che, per il Cav, gli utili vadano alla Regione, che li può investire in infrastrutture su tutto il territorio regionale», ha sottolineato la stessa De Berti.

Attualmente il tratto in questione è gestito da A4 Holding, una controllata della spagnola Abertis, nota multinazionale specializzata nel settore, cui partecipa anche Benetton: la concessione scade il 31 dicembre 2026.

Per la Regione Veneto prendere in mano l'A4 Brescia-Padova sarebbe un'operazione sicuramente vantaggiosa, considerato che quel tratto autostradale ad alta densità di traffico genera utili annuali di circa 80 milioni di euro. Un'operazione che potrebbe semplificare anche la soluzione del caso della superstrada pedemontana veneta, che fatica a decollare in termini di ricavi (e se i pedaggi non coprono il canone dovuto ai privati della Sis Spa, la Regione deve comunque pagare, si parla di un rischio milionario ogni anno).

Ora si attendono le nuove tappe di questo passaggio sulla Brescia-Padova: dopo il sostegno governativo, servirà il via libera dell'Unione europea, oltra a un confronto con la Lombardia e a una valutazione delle compensazioni da versare.

E resta ancora da capire quale sarà l'atteggiamento dell'attuale concessionaria, che al momento non ha annunciato reazioni alle manovre in atto: lo si scoprirà nelle prossime settimane. [zs]

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