Enti locali / Lo scontro

Altre voci critiche sul nuovo consorzio per i rifiuti voluto dalla Provincia

Dopo le contrarietà emerse in valle di Fiemme, anche il sindaco di Tenna Marco Nicolò Perinelli (astenuto nel voto) esprime perplessità sull’Egato: «La Provincia impone la convenzione in tempi strettissimi, pena il commissariamento del Comune. Non ci sono i giusti tempi per riflettere e temiamo un sistema centralizzato»

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TRENTO - A margine della premiazione dei comuni "Ricicloni", sono emerse perplessità sull’attivazione dell’Egato, l’ente partecipato da Provincia e comuni che gestirà la chiusura del ciclo dei rifiuti e il termovalorizzatore.

A esprimere i suoi dubbi è il presidente di Legambiente Trentino Andrea Pugliese: «I contorni non sono chiari e alcuni Comuni esprimono il timore che la centralizzazione del potere decisionale nelle mani della Provincia li tagli fuori dalla possibilità di incidere. Il fatto che esista un solo ente gestore non sarebbe di per sé un fatto negativo, ma le preoccupazioni sono comprensibili, i Comuni temono di essere estromessi».

Il sindaco di Tenna Marco Nicolò Perinelli ha riferito d’essersi astenuto durante la discussione con gli altri primi cittadini che hanno invece approvato l’Egato: «Insieme a noi, anche il sindaco di Calceranica ha espresso la stessa posizione. Siamo contrari al metodo portato avanti dalla Provincia, che impone la convenzione in tempi strettissimi, appena quarantacinque giorni, pena il commissariamento del Comune. Non ci sono i giusti tempi per riflettere, soprattutto con le elezioni imminenti.

Inoltre non ci convince il fatto che il presidente dell’Egato possa essere individuato fuori dall’assemblea che coinvolge i Comuni. Se si vuole togliere alle amministrazioni locale quella che è una nostra competenza, allora si faccia una legge regionale, ma questo modo impositivo è inaccettabile. Temo che si voglia andare verso un sistema centralizzato che non terrà in considerazione le caratteristiche dei singoli territori. E questo potrà portare al peggioramento del servizio». Fa. Pe.

[foto credits: ufficio stampa Provincia autonoma di Trento]

 

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