TRENTO - «I dati mostrano un eccesso di mortalità e di patologie gravi nel comune di Trento che potrebbe essere collegato agli inquinanti di Sloi e Carbochimica. Non significa che ci sia una correlazione automatica, ma c'è la necessità di svolgere delle indagini epidemiologiche precise da parte delle autorità sanitarie».

Nel corso del convegno di ieri, 8 febbraio, organizzato dai gruppi No Tav e contrari alla circonvallazione, il dottor Silvano Piffer, già dirigente dell'Azienda sanitaria, ha delineato i dati del progetto "Sentieri" che monitora gli effetti sulla salute degli abitanti in prossimità delle aree Sin (siti inquinati di interesse nazionale).

«Stando ai dati di Appa, nei 21 ettari tra Sloi e Carbochimica - ha indicato Piffer - sono presenti 180 tonnellate di piombo tetraetile in profondità di oltre venti metri, si tratta di 120 mila metri cubi di terreno da decontaminare, un'impresa estremamente difficile, anche considerando che quei terreni sono quasi tutti di privati. Tra il 2013 e il 2017, l'indagine "Sentieri" ha indicato come tra gli abitanti in prossimità dei quarantasei Sin in Italia e il resto della popolazione, vi è un eccesso di mortalità pari al +2%, un 3% in più di ospedalizzazioni per patologie gravi, anche tra i bambini, un +50% di malformazioni congenite, dati in linea con quelli del Sin di Trento».

Piffer ha rilevato un eccesso "non statisticamente significativo" di malattie dell'apparato digerente nel comune di Trento paragonato al resto della popolazione provinciale, mentre l'eccesso di malattie neurologiche gravi come Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla per la popolazione cittadina è statisticamente significativo.

Tra i cittadini di Trento i dati di "Sentieri" mostrano un tasso di ospedalizzazioni significativamente più frequente a causa delle seguenti patologie: tra i maschi, tumori maligni al sistema nervoso centrale, asma, malattie dell'apparato digerente; non trascurabili nemmeno le neuropatie tossiche o infiammatorie, i tumori maligni del colon-retto, i tumori della tiroide; tra le femmine: neuropatie tossiche, tumori al colon-retto, asma, malattie dell'apparato digerente.

«Può essere una coincidenza, - precisa il dottor Piffer - non vuol dire che ci sia un'emergenza, ma questi dati esistono e il sistema li rileva. Studi recenti indicano che l'esposizione al piombo tetraetile potrebbe spiegare le patologie del sistema nervoso. Ma occorrerebbe fare un'indagine precisa che comprenda in maniera mirata i residenti delle aree attorno al Sin».

Interviene il dottor Roberto Cappelletti, Isde - Medici per l'ambiente, che ha chiesto la pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei soil-gas, i gas nocivi imprigionati nel terreno e che potrebbero diffondersi nell'atmosfera a causa dei lavori: «Non dovrebbe bastare che le emissioni siano entro i limiti di legge. A fronte di gas così pericolosi, il principio da applicare nelle lavorazioni dovrebbe essere quello dell'emissione "più ridotta possibile"».

L'attivista del movimento No Tav Alessandro Ferrini chiede risposte alle amministrazioni e all'azienda sanitaria: «Da Apss c'è una costante svalutazione della ricerca "Sentieri", un disprezzo che punta a minimizzarne i risultati, evidentemente sgraditi, perché è la prova della loro inerzia. Eppure a Fidenza, dove esiste un sito simile a quello Sloi, usano i risultati di "Sentieri" come guida per le bonifiche. Apss attivi un'autentica ricerca epidemiologica sui danni causati alla popolazione da Sloi e Carbochimica».