Muore a 49 anni dopo un intervento in ospedale, la procura apre un'inchiesta
Patrizia Marchi viveva a Pergine, con il marito e due figli, e lavorava come Oss all’ospedale Santa Chiara: venerdì scorso era stata operata a Tione ma poche ore dopo ha avuto un grave malore ed è stata trasferita d'urgenza a Trento, dove ha smesso di vivere sabato sera
TRENTO - Doveva essere un banalissimo intervento per correggere una cicatrice all’addome. Per questo Patrizia Marchi, 49 anni, sposata e mamma di due ragazzi, era andata a Tione per farsi sistemare quell’inestetismo. Purtroppo poche ore dopo l’operazione ha avuto un grave malore. La situazione è precipitata nel giro di brevissimo e sabato mattina la donna è stata trasferita d’urgenza a Trento in elicottero. Accolta in pronto soccorso e poi trasferita in rianimazione, purtroppo non ce l’ha fatta. É morta sabato sera. Sul decesso è stata aperta un’inchiesta e la Procura di Trento ha disposto l’autopsia. É stata eseguita nelle scorse ore. Ora si attende il nulla osta della Procura per fissare la data dei funerali. Quello a cui è stato sottoposta Patrizia Marchi, sposata con Marco Roner a Pergine, era davvero un intervento di routine effettuato a Tione da un chirurgo di esperienza. Inizialmente sembra che tutto fosse andato bene tanto che la donna stava per essere dimessa. Il malore si è verificato quando però era ancora in ospedale.
I sanitari si sono attivati per il trasferimento ma purtroppo nemmeno al S. Chiara, dove Patrizia Marchi lavorava come Oss, sono riusciti a salvarla. La donna stata accolta prima in pronto soccorso, poi è stata sottoposta ad un intervento e infine è stata accolta nel reparto di rianimazione con la speranza che la situazione potesse migliorare. Ancora non sono noti i risultati dell’autopsia che dovrà chiarire se vi è un qualche collegamento tra l’intervento e il decesso. Se sono state messe in atto tutte le misure necessarie per evitare la formazione di trombi o emboli, una delle possibili cause della morte della giovane donna.
La Procura, come detto, ha aperto un’inchiesta e come primo atto ha ordinato l’autopsia. Sarà in base all’esito di questa che deciderà se procedere o archiviare il caso. Intanto la morte di Patrizia Marchi ha lasciato sgomenti familiari e amici. Patrizia Marchi lavorava come Oss al servizio trasporti presso l’ospedale S. Chiara e in precedenza aveva lavorato presso la Civica casa di riposo a Trento. Sposata con Marco Roner, era una donna dinamica e piena di energia. Dolcissima con i suoi figli, Matteo e Gaia, rientrata dagli Stati Uniti dove stava studiando.
Lunedì mattina, ad annunciare la tragica notizia è stato il marito che ha postato su Facebook una foto insieme a Patrizia e un toccante ricordo: «Ciao amore mio, adesso volerai in cielo senza di me… ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me e per i nostri figli, ti chiedo di portare sempre con te il nostro amore perché noi non ti dimenticheremo mai. Buon viaggio amore mio». Oltre al messaggio del marito sono stati molti i ricordi affidati alle pagine social, tra questi tanti colleghi dell’ospedale che hanno ricordato il suo sorriso e la sua energia. Al V piano del S. Chiara è stata anche organizzata, per volere della famiglia, una raccolta fondi da devolvere all’Abio, associazione che si occupa del benessere dei bambini ricoverati e delle loro famiglie. Associazione a cui Patrizia era molto legata e aveva sempre sostenuto. Oltre alla famiglia e ai tanti amici Patrizia si è dedicata anche alla propria Comunità candidandosi nel 2015 nella lista Prospettiva Futura che sosteneva l’attuale sindaco di Pergine Roberto Oss Emer.