Giustizia / Amministrazione

In aumento i ricorsi al Tar di Trento: 204 nell'anno passato, soprattutto in materia edilizia

Il bilancio del presidente Farina: la maggior parte degli atti riguarda la Provincia autonoma, ma molti anche contro l’Inps per le pensioni

TRENTO. Sono stati 204 i ricorsi presentati al Tar di Trento nel corso del 2024, 29 in più di quelli registrati nel 2023. I ricorsi definiti sono stati 195, per un totale di 190 sentenze e venti provvedimenti cautelari, mentre quelli ancora pendenti 96. Lo ha reso noto la presidente del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, Alessandra Farina, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, tenutasi al castello del Buonconsiglio.

La maggior parte dei ricorsi hanno riguardato le materie edilizie (38), seguiti da accesso ai documenti (16), le questioni in materia di previdenza e assistenza (16), l'ambito legato agli stranieri (12), gli appalti di servizi pubblici (12), urbanistica (11), i concorsi (8) e le questioni relativi e a militari (8), sicurezza pubblica (7), pubblico impiego (7) e ambiente (7). Due, invece, i ricorsi relativi alla gestione dei grandi carnivori in Trentino.

Per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche, 87 casi hanno coinvolto la Provincia autonoma di Trento, 37 l'Inps, 19 il Ministero degli interni, 18 il Comune di Trento, 15 la Questura e 16 Ministero dell'economia e Regione Trentino Alto Adige.

I magistrati in servizio sono quattro, di cui due togati e due componenti laici ( a fronte di un organico previsto di sei magistrati). I tempi medi per la definizione dei ricorsi sono 81 giorni in tema di appalti e 105 per quelli ordinari.

"Da tempo la composizione del Tribunale è ridotta a quattro componenti, due giudici togati e due giudici laici, la quale, pur se consente il funzionamento assicurando sempre la composizione dei collegi giudicanti, come previsto, con due magistrati togati e un componente laico, non può rischiare, come avvenuto in un recente passato, di veder ridotta tale composizione con la presenza di un solo componente laico, la cui eventuale assenza creerebbe evidenti difficoltà. Attualmente non è possibile sostituire il componente laico con un togato", ha specificato Farina.

Con una nota, la presidenza del Consiglio provinciale di Trento ha repliucato e ricordato che in merito all'integrazione del numero dei giudici del Tar di Trento, che attualmente lavora con un organico di quattro invece dei sei previsti, spetti proprio al Consiglio provinciale "la designazione dei due membri laici e la sostituzione di Tassinari è un provvedimento urgente, posto che dopo il voto (a maggioranza semplice) dell'assemblea legislativa, per avere in servizio il nuovo giudice dovranno prima seguire il parere romano del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa e infine la nomina ufficiale con decreto del Capo dello Stato, sottofirmato dalla Corte dei Conti".

La presidente del Tribunale di giustizia amministrativa Alessandra Farina aveva ringraziato questa mattina in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario la collega Antonia Tassinari, che dopo nove anni lascerà il servizio in settembre.

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