Solidarietà / La manifestazione

Poliziotta transgender aggredita da 3 ultras: oggi la manifestazione organizzata da Arcigay

Il ritrovo in piazza Duomo è fissato alle 18. Il presidente di Arcigay: “Davanti ad un fatto così grave è importante mostrare che c'è una rete e che la nostra città è accogliente. La risposta migliore difronte ad un atto di violenza è far vedere che Trento non è la città in cui in trans vengono picchiati”

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TRENTO. Appuntamento oggi, 25 febbraio, in piazza Duomo, alle 18. Arcigay del Trentino invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestare contro la violenza transfobica. «Stiamo lavorando per riuscire a portare in piazza quante più persone sia possibile. Ci siamo già attivati attraverso le nostre reti formali e informali per promuovere la manifestazione» spiega Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino.

«Ci è sembrato necessario reagire prontamente a ciò che è accaduto, trovandoci in piazza. L'idea è di fare una manifestazione itinerante attraverso le vie del centro, con cartelli e slogan». L'iniziativa non vuole essere solamente la risposta di Arcigay all'aggressione di una poliziotta transgender da parte di tre ultras, ma intende rappresentare la voce di una città, di una provincia, di un territorio che dice no alla violenza.

«Dobbiamo ancora definire i dettagli, ma chiediamo a tutta la cittadinanza di partecipare e alle realtà associative e alle parti politiche di essere presenti con i propri simboli e le proprie bandiere - prosegue Droghetti – Davanti ad un fatto così grave è importante mostrare che c'è una rete e che la nostra città è accogliente. La risposta migliore difronte ad un atto di violenza è far vedere che Trento non è la città in cui in trans vengono picchiati».

L'appello alla partecipazione non rimarrà certo inascoltato. Sarà presente la giunta comunale di Trento, con il sindaco Franco Ianeselli in testa. «Noi ci saremo - risponde subito la consigliera provinciale di Campobase Chiara Maule - Diciamo no alla violenza in tutti i modi ed in tutte le manifestazioni. Naturalmente bisogna capire cosa è successo, e di questo se ne occuperà la magistratura, ma il tema è culturale: il rispetto della persona va messo sempre al centro». «Trento e il Trentino sono inclusivi. Ma va tenuta alta la guardia - evidenzia il segretario provinciale del Pd del Trentino Alessandro Dal Ri - Dico che bisogna tenere alta la guardia rispetto al clima generale che si respira a livello nazionale ed internazionale. Il rischio è che qualcuno interpreti questo clima come un via libera ad atteggiamenti inaccettabili».

Non mancheranno i sindacati, oggi in piazza Duomo. «Il pestaggio ai danni di una persona in transizione va condannato con tutte le forze perché è un atto grave che si pone contro tutti i principi su cui si fonda la nostra comunità - evidenzia il segretario generale della Cgil del Trentino Andrea Grosselli - È quindi stato un segnale positivo che anche da parti politiche diverse siano venute parole dure di condanna, a testimonianza che contro la violenza e contro ogni forma di discriminazione il Trentino può trovarsi unito e coeso. Ma oggi dalle parole bisogna passare ai fatti. E mettere davanti a tutto la necessità di educare alle differenze».

«Noi saremo in piazza - assicura il segretario della Uil del Trentino Walter Largher - Siamo preoccupati che un certo tipo di politica stia sdoganando comportamenti violenti e tendenti ad escludere la diversità. Per questo, come ribadito con lucidità da chi ha subito l'aggressione, le persone devono opporsi e riappropriarsi della propria città».

La Cisl si sta organizzando per oggi. «Siamo contro qualsiasi tipo di violenza, perché non è con la violenza che si risolvono le questioni - aggiunge il segretario generale Michele Bezzi - Alla base di tutto deve sempre esserci il rispetto delle persone, a prescindere dal sesso, dalla nazionalità, dall'orientamento politico, dalla religione».

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