Consorzio unico per i rifiuti: «Sulla stesura dello statuto andranno coinvolti tutti i territori»
Il Consiglio delle autonomie si è espresso sulla questione scottante dell'Egato, il soggetto voluto dalla Provincia per rivoluzionare la gestione e arrivare alla costruzione di un impianto di trattamento del residuo
ECOLOGISTI «Dietro al consorzio Egato la fissazione per l'inceneritore»
CRITICI Nuovo consorzio dei rifiuti Egato, crescono le perplessità
TRENTO. Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) informa in una nota di aver espresso parere favorevole al disegno di legge riguardante disposizioni urgenti in materia di imposta immobiliare semplice (Imis), finanza locale e servizi pubblici locali, con particolare attenzione alle norme proposte per l'Egato, il Consorzio per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
La novità più rilevante riguarda la predisposizione dello statuto dell'Egato, dopo che nelle settimane scorse diversi municipi avevano criticato l'impostazione fin qui seguita dalla Provincia per arrivare a un soggetto unico provinciale e alla costruzione di un impianto (probabilmente un inceneritore) per il trattamento della frazione residua post raccolta differenziata.
Ora è prevista una fase preliminare di confronto tra l'assemblea del Consorzio e i territori.
«Comuni e Comunità potranno presentare proposte e osservazioni, mentre lo schema di statuto dovrà essere sottoposto al vaglio dei Consigli comunali e dei Consigli dei sindaci prima dell'approvazione definitiva dall'assemblea di Egato.
Il Cal ha chiesto che sia assicurato agli enti locali un tempo congruo, di almeno 30 giorni, per l'espressione delle osservazioni di loro competenza, e ha sollecitato la precisazione della disciplina relativa alle indennità degli organi di Egato.
Tra le modifiche proposte, vi è la possibilità che il presidente dell'Egato possa essere scelto anche al di fuori dei componenti dell'assemblea, considerata la necessità di rivolgersi a specifiche professionalità. Inoltre, sarà riconosciuta una rappresentatività specifica ai Comuni di Aldeno, Garniga Terme e Cimone, che ricadono nel Territorio Val d'Adige», scrive il Cal.
Il disegno di legge prevede anche la proroga dell'esenzione Imis per il periodo d'imposta 2025 relativamente agli immobili posseduti da cooperative sociali e onlus che si occupano di attività assistenziale di accoglienza, come concordato nel Protocollo di finanza locale per il 2025.
Il Cal ha inoltre espresso parere favorevole alla proposta di deliberazione concernente le modalità di erogazione dei trasferimenti provinciali agli enti locali, quantificando in 288 milioni di euro il volume complessivo di pagamenti eseguibili da Cassa del Trentino per la parte corrente, di cui 283 milioni destinati al fabbisogno convenzionale di cassa di Comuni e Comunità e 5 milioni al Fondo di riserva.
Approvato anche il parere favorevole alla proposta di deliberazione riguardante le modalità di rilievo delle aree percorse dal fuoco e i criteri per l'inserimento nel catasto provinciale dei boschi e dei pascoli percorsi dal fuoco. La Provincia ha istituito il Catasto provinciale in luogo dei catasti comunali precedentemente previsti, ottimizzando così le disposizioni statali in un proficuo rapporto di sistema tra Comuni e Provincia.
Infine, il Cal ha approvato il programma annuale di formazione obbligatoria per il personale della polizia locale, che comprende varie iniziative formative, tra cui percorsi per neoassunti, corsi per il servizio notturno, addestramento all'uso degli strumenti di autotutela e corsi per l'attribuzione della qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria.