Val Rendena / Sicurezza

Condannato per aver perseguitato e rapinato il fidanzato della ex: giovane finisce in carcere

Sentenza definitiva emessa dal gup del tribunale di Trento a carico di un ragazzo appena maggiorenne all'epoca dei fatti, risalenti al 2023, quando fu accusato degli atti contro un coetaneo "colpevole" di averlo “sostituito” come fidanzato. La pena è di un anno e due mesi di reclusione e il ventenne, arrestato dai carabinieri, ora è detenuto a Spini. Era già noto come punto di riferimento di un gruppo di minori dedito a furti, danneggiamenti e spaccio di stupefacenti nella vallata

BABY GANG Diciassettenne arrestato dai carabinieri in val Rendena

VAL RENDENA – Un giovane residente in uno dei comuni della val Rendena è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della stazione di Spiazzo e dal Nor – aliquota radiomobile della compagnia di Riva del Garda. 

La persona, da poco maggiorenne, spiega un comunicato stampa dei carabinieri, già nota come punto di riferimento di un gruppo di minori dedito a furti, danneggiamenti e spaccio di stupefacenti, dovrà scontare un anno e due mesi di reclusione in esecuzione di una sentenza definitiva emessa dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Trento, per i reati di atti persecutori, rapina e lesioni personali aggravate.  A carico del condannato anche una multa di 400 euro.

La vicenda risale al giugno 2023, quando il ragazzo, all’epoca neomaggiorenne, iniziò a perseguitare l’ex fidanzata e il suo nuovo compagno, minorenne, colpevole agli occhi dell’uomo di averlo “sostituito”.

Gli atti persecutori includevano pedinamenti, appostamenti sotto casa della ragazza fino a notte fonda, minacce verbali e aggressioni fisiche. Il culmine si raggiunse quando, con l’aiuto di due complici, bloccò l’auto della coppia, costrinse il minore a scendere e lo colpì con schiaffi e pugni, sottraendogli con la forza il telefono cellulare.

L’episodio portò all’arresto domiciliare del giovane nel luglio 2024, su ordinanza della Procura di Trento. A seguito del processo penale, il gup ha confermato la condanna per atti persecutori, rapina e lesioni personali aggravate, ritenendo provata la responsabilità dell’imputato. 

Dopo l’esecuzione dell’ordine di carcerazione, il condannato è stato trasferito alla casa circondariale di Spini di Gardolo, passando per le formalità di rito alla caserma di Spiazzo.

Il caso, conclude la nota dei carabinieri, rientra nell’azione di contrasto alle cosiddette “baby gang” attive in Val Rendena, già sotto osservazione per reati legati a droga e vandalismo.

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