Il soccorso alpino: «Valanghe e rischi, bisogna avere il coraggio di rinunciare»
Il presidente del Cnsas Alto Adige Alberto Covi dopo le tragedie degli ultimi giorni: «Rivolgersi sempre a una guida alpina del posto. Non si può scendere da una cima alle due del pomeriggio»
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BOLZANO. "Consiglio, visto che adesso le temperature sono primaverili, di partire presto. Non si può scendere da una cima di 2500-2700 metri all'una o alle due del pomeriggio, perché il pericolo è maggiore. Consiglierei agli scialpinisti anche di avere il coraggio di rinunciare". Lo dice all'Ansa il presidente del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) dell'Alto Adige Alberto Covi dopo le valanghe che si sono staccate in Valle Aurina, a Capanna Presena e a Passo Giau negli ultimi giorni.
"È chiaro che giornate come queste ti spingono a muoverti e ad uscire, ma bisogna tener conto che la nostra vita non ha prezzo. Da sempre consiglio, una volta individuato l'itinerario, di rivolgersi ad una guida alpina che lavora in loco, che può darvi delle informazioni precise e anche dirvi di rinunciare". Visto il meteo, "la prudenza è d'obbligo".
"Le grosse nevicate arrivano sempre tardi, e quindi la situazione poi diventa più critica rispetto ad un inverno normale. La settimana scorsa è piovuto tantissimo in valle per più giorni, fino a quote di 1800-2000 metri. Dai 2000 metri in su è caduta una grande massa di neve. Si tratta di neve molto pesante, instabile, e quindi molto pericolosa. Difatti, i recenti incidenti sia in Trentino sia a Passo Giau hanno dimostrato che è molto pericoloso. Oltretutto queste valanghe che scendono in questo momento possono essere spontanee e soprattutto sono di grosse dimensioni. Quindi la persona può venire sepolta sotto due, tre metri di neve, come è già avvenuto, e le possibilità di uscirne vivi sono molto scarse", ha spiegato Covi, che in ultima battuta ha citato le parole di Messner. "Cito l'esempio del famoso alpinista Reinold Messner, il quale dice che il bravo alpinista è un alpinista vecchio. E in questa frase c'è dentro tutto".