Provincia / Polemica

Zanella (Pd): sugli affitti brevi giunta spaccata, un fenomeno da contenere o no?

Il consigliere di opposizione attacca, dopo il no della maggioranza al ddl che mirava a riequilibrare la situazione casa in Trentino. Affondo anche sul tema assegno unico provinciale: "Il bonus idrico nazionale in Trentino non è mai stato erogato, un'ingiustizia più volte denunciata, ai danni degli utenti più poveri"

IL NODO Spinelli sferza i trentini: «Fare i soldi affittando ai turisti è una scorciatoia»

TRENTO - "Apprendiamo oggi dai giornali che l'assessore Spinelli avrebbe affermato che gli affitti brevi - e quindi la rendita immobiliare - di fatto sopiscono lo spirito imprenditoriale. Ma questa maggioranza non è la stessa che dieci giorni fa ha bocciato sonoramente il ddl per contenere il fenomeno degli affitti brevi proprio perché l'iniziativa economica privata è libera e uno della propria casa ci fa quel che vuole?".

A criticare la giunta Fugatti è il consigliere provinciale del Pd Paolo Zanella, che poi rincara la dosa: "Ora Spinelli ci dice che il 'far quel che vuole' pone dei problemi? Certo assessore Spinelli, la rendita immobiliare a certi livelli erode l'iniziativa imprenditoriale e sposta il reddito dal lavoro alla rendita, ma erode soprattutto il diritto all'abitare. E come giustamente sottolinea il presidente di Confindustria la questione carenza di casa ed eccesso di affitti brevi crea problemi per l'attrattività e la produttività in Trentino e per questo servono le risposte immediate che, come sottolinea Delladio, la giunta non dà".

Poi, Zanella apre un'altra questione: "E mentre Spinelli contraddice il pensiero della maggioranza sugli affitti brevi, la giunta nel presentare al Cal la delibera per quest'anno sull'assegno unico provinciale (Aup) vende ai sindaci un'interpretazione del tutto originale e mistificatoria della realtà sulla mancanza del bonus idrico in Trentino, ma soprattutto omette di dire che elimina gli aumenti delle quote dell'Aup.

Il bonus idrico nazionale in Trentino non è mai stato erogato per via delle tariffe che non sono determinate da Arera, ma dalla Provincia, cosa arcinota e che crea un'ingiustizia più volte denunciata ai danni degli utenti più poveri. Dire infatti che il bonus sociale idrico viene assorbito dall'Aup, solo per giustificare l'esclusione dei trentini, sostenendo che tanto anche l'Aup è  una misura di sostegno alla povertà è una presa in giro.

Bonus sociale elettrico e gas nazionali - anch'esse misure vincolate all'indicatore di ricchezza economico patrimoniale - vengono infatti tranquillamente erogati anche ai trentini percettori di Aup. Come mai questi sì e per l'acqua no? Semplice, perché questi li paga lo Stato, mentre per quello idrico dovrebbe mettere la Provincia risorse dedicate.

Ma il bello viene da quanto omesso dalla giunta. Altro che coprire con l'Aup anche il bonus sociale idrico: le quote A (integrazione al reddito), B1 (sostegno ai figli) e B3 (sostegno famiglie con persone invalide) che erano state aumentate del 4% le prime due e del 6%, dal 2025 vedono cancellato quell'aumento che quindi si conferma essere stato una tantum. 

Le famiglie trentine continuano a perdere potere di acquisto a causa dell'inflazione e la giunta riduce il valore delle provvidenze come se il costo della vita non fosse aumentato strutturalmente. Le famiglie trentine ancora una volta ringraziano di essere prese in giro da Fugatti e dai suoi assessori", conclude Zanella.