Ludopatia / I dati

Il fenomeno del gioco d'azzardo in Trentino, 400 milioni di euro in scommesse online: "Bisogna vietarli"

Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est e ripresi dal Gazzettino, il 52% degli intervistati si dichiara moltissimo o molto d'accordo con l'idea che "il gioco con vincite in denaro è come una droga: bisogna proibire lotto, superenalotto, gratta e vinci, slot machine e giochi simili”

TRENTO. La provincia di Trento si trova ad affrontare un fenomeno in costante crescita: quello del gioco d'azzardo online. Secondo i dati più recenti dell'Agenzia Dogane e Monopoli, nel 2023 i trentini hanno investito ben 400 milioni di euro in scommesse su piattaforme digitali, contribuendo in modo significativo al totale di 4,86 miliardi registrato nell'intera area del Nordest.

Questo dato si inserisce in un contesto nazionale allarmante, dove il volume complessivo del gioco d'azzardo ha raggiunto la cifra record di 147 miliardi di euro. Un business colossale che vede sempre più protagoniste le piattaforme virtuali, responsabili del 55% della raccolta totale, con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente.

L'accessibilità continua delle piattaforme di gioco, la possibilità di scommettere in qualsiasi momento della giornata e la privacy garantita dall'ambiente digitale sono tutti fattori che possono contribuire allo sviluppo di comportamenti problematici. Nel contesto nazionale, si stima che circa 800mila italiani presentino un profilo di rischio moderato o severo per quanto riguarda la ludopatia.

I numeri del fenomeno sollevano interrogativi sulle strategie di prevenzione e contrasto alle dipendenze da gioco d'azzardo. Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est e ripresi dal Gazzettino il 52% degli intervistati si dichiara moltissimo o molto d'accordo con l'idea che "il gioco con vincite in denaro è come una droga: bisogna proibire lotto, superenalotto, gratta e vinci, slot machine e giochi simili”.