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Ianeselli dopo il voto in Provincia: «Il terzo mandato non è una buona notizia per la democrazia»

Il sindaco di Trento interviene a poche ore dal via libera, oggi, 9 aprile, in piazza Dante, alla legge che consente al presidente di candidarsi tre volte: «Il il centrodestra è andato letteralmente in pezzi». La votazione ha visto spaccarsi Fratelli d'Italia, con i due consiglieri favorevoli, Daldoss e Girardi, che poi hanno lasciato il partito della vicepresidente Gerosa

TRENTO  - "L'ansia di collezionare mandati nello stesso ruolo apicale di governo non è, a mio parere, una buona notizia per la democrazia". Lo dichiara, con un posto sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, a poche ore dal via libera, oggi, 9 aprile, in piazza Dante, alla legge. La votazione ha visto spaccarsi Fratelli d'Italia.

"Lo dice uno - aggiunge Ianeselli - che si candida al secondo mandato da sindaco. Penso che 10 anni alla guida di una comunità siano un tempo sufficiente per attuare un progetto politico, poi è buona cosa lasciare spazio ad altri".

"Che poi sul terzo mandato il centrodestra sia andato letteralmente in pezzi, com'è accaduto in queste ore, ci dice che per governare una città, o una Provincia, non basta un patto di potere. E non è con questi presupposti che ci si può candidare ad amministrare Trento. Noi proviamo ad offrire altro: una coalizione che discute ma sa stare insieme, perché proprio questo richiedono tempi difficili come quelli che viviamo".

Stamattina il consiglio provinciale di Trento ha approvato il disegno di legge sul terzo mandato, che aumenta da due a tre quelli massimi consecutivi per i presidenti della Provincia autonoma di Trento. La proposta, che ha ottenuto 19 voti favorevoli e 16 contrari, è passata grazie alla spaccatura del gruppo di Fratelli d'Italia: hanno votato in due contro (come da indicazione del partito) e due a favore, Daldoss e Girardi, che poi hanno annunciato l'addio a FdI.