Braccio di ferro

Consorzio Egato per i rifiuti, la Provincia sceglie la linea dura

L’ex dirigente Marco Viola nominato commissario per l’adesione dei comuni della val di Fiemme e del Primiero. Diffida a Castel Ivano, Fiavè, Lavis, Ossana, Pellizzano, Vallelaghi e Vermiglio: hanno un mese d tempo per aderire

TRENTO. È Marco Viola, già dirigente della Provincia autonoma di Trento, il commissario ad acta nominato dalla Giunta provinciale di Trento con provvedimento presentato dall’assessore enti locali, con il compito di adempiere all’approvazione e adesione obbligatoria all’Egato Trentino con riferimento ai comuni di Capriana, Castello-Molina di Fiemme, Cavalese, Imer, Panchià, Scurelle, Tesero, Valfloriana e Ziano di Fiemme, nonché per la Comunità territoriale della Valle di Fiemme. La decisione di oggi dà corso all’iter obbligatorio previsto dalla legge provinciale 3 del 2006, trascorso il termine di 30 giorni per adempiere assegnato precedentemente.

Con un altro provvedimento la Giunta ha inviato una diffida ai comuni di Castel Ivano, Fiavè, Lavis, Ossana, Pellizzano, Vallelaghi e Vermiglio che hanno tempo 30 giorni per approvare la convenzione sull’Egato. Queste le decisioni dell’esecutivo che interessano l’Egato, ovvero il consorzio pubblico che coinvolge l’Amministrazione provinciale, i Comuni e le Comunità di valle per il coordinamento delle funzioni e le attività connesse al ciclo dei rifiuti, compresa la progettazione dell’impianto di chiusura del ciclo.