Trentino, i laureati "interessano" poco: si cercano soprattutto camerieri e commessi
Le imprese trentine che prevedono assunzioni sono circa il 20 per cento del totale. Per una quota pari al 65 per cento delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore
TRENTINO Altro calo delle assunzioni nella manifattura
MERCATO C'è offerta ma è difficile trovare lavoratori
TRENTO. Rimane tendenzialmente fermo il borsino dell'occupazione in provinciale. Sono infatti 5.270 i lavoratori ricercati dalle imprese trentine nel mese di aprile: il dato - comunicato da Unioncamere attraverso l'indagine Excel - si mantiene sostanzialmente stabile (-0, 7%) rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno (5.310).
Le entrate previste si concentreranno per il 76% nel settore dei servizi. Il settore del turismo e della ristorazione si confermano al primo posto per numero di inserimenti previsti, con 1.390 posizioni aperte. Seguono i servizi alle persone, con 920 ingressi e il commercio, con la domanda di 620 lavoratori.
Tra le figure professionali più richieste spiccano gli "esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione" che questo mese raggiungono le 850 unità, con una difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese che risulta tra le più elevate (67,5%). In generale, la quota di assunzioni di difficile reperimento raggiunge il 58,5 per cento.
Soltanto nel 17 per cento dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell'83 per cento saranno a termine (a tempo determinato o a chiamata). Trattandosi di un periodo in cui ci si prepara per la stagione estiva nei locali, più di un quarto delle richieste interesseranno giovani con meno di 30 anni e per il 43 per cento con diploma o qualifica professionale. Per contro solo il 13 per cento delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.
Questo - se ci fosse ancora necessità di capirlo - dà la misura della domanda di lavoro richiesta dalle imprese del Trentino: di breve durata e di bassa qualità. Le imprese che prevedono assunzioni sono circa il 20 per cento del totale. Per una quota pari al 65 per cento delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.