Buonconsiglio, i corpi nudi della contessa Thun
Venerdì 19 giugno alle ore 18,verrà inaugurata al Castello del Buonconsiglio la mostra «Scuola di nudo» dedicata alle opere meno conosciute, ma di notevole interesse, della contessa Giulia Violante Thun, realizzate durante il suo periodo di studi alla British Academy of Arts di Roma. L'artista, nota come interprete del passato glorioso della famiglia, viene riscoperta attraverso i disegni dell'Archivio provinciale di Trento.
Per la prima volta viene presentata al pubblico una vasta selezione di questi fogli, muti testimoni della cultura italiana e internazionale degli anni '20. La mostra, realizzata con l'apporto dell'Archivio provinciale di Trento, che conserva i disegni, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, presenta il talento di una giovane donna nella Roma vivace e internazionale di quegl'anni. La contessa era entrata a contatto con un ambiente esclusivo anche grazie allo zio Galeazzo Thun Hohenstein di Castelfondo, diventato negli stessi anni gran maestro dell'Ordine di Malta, l'antica e prestigiosa istituzione cavalleresca, stabilitasi nel 1834 a Roma.
Matita, carboncino, sanguigna: negli studi dal vero dei suoi anni nella capitale Giulia affronta e sperimenta, con scrupolosa accuratezza, varie tecniche di disegno su carte pregiate, bianche e colorate.
Affina la tecnica con lo studio del corpo umano: nudi virili e femminili (nella foto) , colti in diverse posizioni e indagati nelle loro forme. Non mancano i ritratti eseguiti ad artisti e compagni, che condividono con lei questa esperienza romana. L'avventura romana lascerà esiti lievi nella sua storia successiva, che vede Giulia rientrare nei ranghi previsti dalla condizione femminile e dallo status nobiliare, assorbita dal sogno nostalgico coltivato dalla sorella Teresina con il consorte Franz Guidobald Thun di Boemia, proprietari di Castel Thun dal 1926. Qui si prenderà cura della collezione d'arte antica, con particolare riguardo alla serie di ritratti familiari, ampliata il più possibile per documentare il passato perduto della dinastia.
La mostra sarà visitabile fino al 1°novembre.