Patti Smith, la grande signora del rock
È andata a mangiare un boccone in mezzo alla gente («era lei, era seduta vicino a me») e un’ora prima dello spettacolo attraversa tranquilla le strisce pedonali e arriva nella piazzetta antistante il Vittoriale. La gente che aspetta il suo spettacolo è sconcertata da tanta semplicità: presa in contropiede non riesce nemmeno ad afferrare il telefonino per una foto. Alla fine qualcuno la saluta con calore e lei risponde con un sorriso e una mano che si muove leggera nell’aria. Vestita di bianco e nero, i capelli color dell’argento, leggera e minuta tanto che alla fine riesce difficile capire da dove esca quella sua voce così potente e graffiante. Dentro all’Anfiteatro del Vittoriale, in un banchetto, vendono un cd con le canzoni del suo tour italiano: costa 10 euro ed è anche autografato. Poi alle 21.15 esatte Patti Smith si presenta sul palco di Gardone Riviera ed è un’ovazione.
La regina del rock mondiale racconta la sua storia artistica con brani memorabili fino all’apoteosi con «Because The Night». In mezzo ci sta tutto, classe e umanità, a cominciare da un omaggio agli artisti della scena musicali scomparsi negli anni fino ad Amy Winehouse e con l’ultima citazione per l’amico Lou Reed. Un momento di forte emozione con quei nomi scanditi nel silenzio di una sala conquistata dal tributo della «regina». E nei timidi «grazie» di Patti Smith, c’è l’amore per l’Italia che gli fa presentare con orgoglio il giovane chitarrista italiano della sua band, Nicolò Zamboni «18 anni quasi 19», al quale affida - assieme agli altri tre elementi della formazione - l’esecuzione di un brano dei Velvet Underground (il gruppo di Lou Reed tanto per rimanere in tema) dedicato a New York City.
E a quel punto, la regina scende in platea, tra la gente che invita a battere le mani a tempo, prima fan dei suoi straordinari ragazzi. Tranquilla, alla mano, anche quando chiama il pubblico sotto la scena e vedendo due bambini li fa subito mettere in «sicurezza» sul palco con la madre, temendo che possano farsi male nella calca che balla al ritmo delle sue note. Perché «People Have the Power» e la «regina» ha dimostrato di essere una grande artista e una grande donna onorando il suo pubblico con un concerto indimenticabile.
I prossimi appuntamenti al Vittoriale di Gardone Riviera per il festival di musica (e non solo) «Tener-A-mente» si terranno uno dopo l’altro dal 31 luglio (con i talentuosi musicisti irlandesi Skuli&Oscar), al 2 agosto con l’icona della musica contemporanea Arto Lindsay, passando per il primo agosto con il concerto del pianista tedesco Hauschka, esponente di spicco della musica elettronica e sperimentale. Inizio sempre alle 21.15.