Scontro sui Suoni delle Dolomiti, Carollo chiede i danni alla Provincia
Si arricchisce di una nuova puntata la «guerra», combattuta anche sul terreno giudiziario, tra Ago Carollo e Trentino Marketing e i suoi Suoni delle Dolomiti. Il noto dj spiega in una nota di aver avviato un'azione risarcitoria: «Con la proposta di mediazione inviata dalla Camera di commercio di Trento sono ufficialmente partite le richieste di risarcimento per la querela presentata da Paolo Manfrini, Paola Toffol e Diego Laner contro il noto musicista e compositore Ago Carollo e ritenuta totalmente infondata dal Tribunale: il valore è di complessivi 225 mila euro e comprende danni morali ed esistenziali».
La vicenda è relativa alla protesta inscenata in Primiero il 7 luglio 2013 da Carollo il quale fu accusato di aver disturbato un concerto del violoncellista Mario Brunello per protestare contro «il contorto sistema dei finanziamenti pubblici provinciali allo spettacolo», spiega lui stesso.
Carollo per quei fatti venne assolto dall'accusa di disturbo e di diffamazione (le critiche nei confronti di chi aveva organizzato l'esibizione musicale vennero ritenute dal giudice Carlo Ancona esercizio del diritto di critica), ma fu condannato in primo grado per il reato di calunnia (pena di un anno e 20 giorni più risarcimento di 1.000 euro a Chiara Bassetti).
Carollo nella sua nota ricorda che quel concerto era "abusivo" in quanto si tenne in assenza di un permesso della polizia amministrativa.
Ora Carollo annuncia di voler chiedere un risarcimento per i presunti danni morali ed esistenziali patiti. Per questo ha avviato la procedura conciliativa prevista dalla legge attraverso la Camera di Commercio, procedura a cui la controparte può aderire oppure (più probabile) no. In quest'ultima ipotesi per procedere Carollo dovrebbe avviare la causa civile.