Corsi contro il cyber bullismo
Corsi contro il cyber bullismo
L'assessorato alle politiche sociali della Comunità, in collaborazione con la cooperativa EDI Onlus e gli istituti comprensivi di Cles, Revò e Tuenno, promuove un progetto per l'educazione dei ragazzi all'utilizzo dei nuovi media, con lo scopo di prevenire i fenomeni di cyberbullismo. L'iniziativa - già sperimentata con ottimi riscontri negli anni scorsi nelle scuole di Taio, Denno e Fondo - partirà ufficialmente a gennaio 2016 e sarà costituita da una serie di laboratori, attività specifiche (simulazioni, giochi di ruolo e visione di filmati) ed incontri con esperti, sui temi dei rischi e dei pericoli della rete.
«Agli alunni saranno forniti degli strumenti per affrontare autonomamente ed in modo critico il problema e trasmettere quanto appreso ai coetanei secondo l'approccio dell' educazione tra pari» spiega Mauro Cristoforetti della coop Edi. I dirigenti scolastici (tra cui Cesare Marino Ruatti di Tuenno ed Alfredo Romantini di Cles) evidenziano quanto il problema sia palpabile e quotidiano: molto spesso le famiglie e gli insegnanti non sanno come affrontarlo. «Il cyberbullismo assume dei contorni ancora più preoccupanti rispetto al bullismo reale, perché quanto viene pubblicato sul Web viene visualizzato migliaia di volte, con tutte le implicazioni per chi ne è vittima. Chi è preso di mira da questi cyberbulli si vergogna e non chiede aiuto, finendo per isolarsi e cadere in una dipendenza da Internet» prosegue Cristoforetti.
L'esperto fa notare che i genitori regalano ai propri figli cellulari e dispositivi di ultima generazione senza che i primi abbiano una preparazione: come regalare la bicicletta e non avvertire dei pericoli della strada. «Ritengo a questo proposito che sia molto valida un'educazione tra pari: bambini e ragazzi possono così essere informati e informarsi a vicenda. Si cala il problema nella realtà dei ragazzi perché non resti solo teoria» prosegue Cristoforetti.
I genitori saranno chiamati a partecipare a riunioni conoscitive a proposito delle insidie di Internet ed i fenomeni connessi (oltre al cyberbullismo, anche pedofilia, pedo-pornografia, furti d'identità e fishing).
Le assessore alla cultura di Cles e Tuenno Cristina Marchesotti e Maria Teresa Giuriato evidenziano il valore del progetto. «Sensibilizzazione e conoscenza sono i capisaldi per contrastare questo fenomeno che in casi estremi ha portato ad episodi tragici» conclude l'assessora Carmen Noldin.