Urban Festival a Rovereto Una notte di musica giovane
Concerti, musica, divertimento socializzazione in centro storico assolutamente «low cost». È quanto prova a fare il Comune di Rovereto - grazie all'impegno della consigliera con delega ai giovani Elisa Colla - che vuole trasformare per una sera l'urbe nella città della musica. Come? Non certo staccando assegni per band blasonate e allestendo palchi e strutture nelle piazze ma delegando i locali - bar o ristoranti poco importa - ad assoldare gruppi e cantanti under 35 da offrire in pasto ai passeggiatori della sera di martedì 5 gennaio nell'Urban Festival.
E l'invito, per stimolare i roveretani ad uscire di casa, è pure stato diramato agli operatori del commercio. I locali «sonori» dell'evento saranno dodici e proporranno musica dal vivo o dj set comunque rigorosamente under 35. Ci saranno comunque tutti i generi: dal jazz alle percussioni alla techno, proprio per creare una sorta di percorso all'interno della città in cui si potrà prendere l'aperitivo da una parte e mangiare qualcosa da un'altra. A tutti gli aderenti all'Urban Festival il Comune garantirà un contributo di 250 euro più Iva.
Il via alle danze sarà dato alle 18.30 e, come detto, le botteghe del centro (ma, udite udite, pure le casette del Mercatino di Natale di via Roma) rimarranno aperte fino alle dieci di sera per accompagnare la festa acustica e di strada, quello che è mancato a Capodanno per intenderci. Molti commercianti hanno scelto di «sposare» l'iniziativa e addobberanno le proprie vetrine con motivi legati alla musica. Qualcuno addirittura accenderà lo stereo in bottega per allietare il tentativo di shopping serale in periodo di saldi. Palazzo Pretorio, da parte sua, ha dato deroga di sforare alle soglie del rumore fino all'una di notte.
Insomma, archiviato con polemica il megafestival estivo - quello che avrebbe dovuto portare in città formazioni del calibro di Franz Ferdinand - la giunta gioca al ribasso, da un punto di vista economico, ma punta sull'«all inclusive» per quanto riguarda le «mani da torno» che devono darsi i roveretani. Per attingere ai fondi comunali, però, i singoli concerti dovranno rispettare alcuni parametri: coinvolgere musicisti o gruppi under 35, inquadrarli con contratto regolare, fare rete con altri esercenti per armonizzare gli orari della programmazione.
I locali che hanno aderito al progetto sono lo Stappomatto di corso Bettini (suoneranno i «Dreamin' Liga»), il bar Paganini in via San Giovanni Bosco (Riccardo Rea), l'osteria del Pettirosso in corso Bettini («Body and Soul duo»), bar Das Mor in corso Rosmini (dj-set con Dario Galotto), il bar Rosmini in piazza Rosmini (Stefano Giordani e Cristiano Consolati), il caffè Demin in via Dante (musica live), il bar Tentazioni in via Mercerie (dj set con Mirco Valinetti), Le Radici in via Rialto («Combo Jazz»), il bar Stella d'Italia in piazza Erbe (dj set e musica live), l'Art Cafè in via Portici (dj set Pesce), il Toma bar in via Dante (spettacolo con l'associazione «Pma - Promotion Madame Art's»), il circolo operaio Santa Maria in via Santa Maria (musica live).