Verona, la Carmen rilancia l'Arena
La marcia che annuncia il cambio della guardia è la vera azione che dà inizio alla Carmen di Georges Bizet. Quasi un segno del destino per la prima che ha aperto il 94° festival lirico all'Arena di Verona, dopo mesi di tempesta sulla Fondazione lirico-sinfonica che organizza la stagione estiva nel teatro all'aperto più grande del mondo. Mai come quest'anno, infatti, il festival è stato a rischio e nemmeno la copertura dell'anfiteatro, voluta dal sindaco Flavio Tosi che ha lanciato un concorso internazionale d'idee, sarebbe forse riuscita a proteggere la grande kermesse operistica dalle nubi di tempesta che si sono addensate negli ultimi mesi sulla Fondazione Arena di Verona.
Il monumentale allestimento sotto la consolidata regia di Franco Zeffirelli, sul podio il maestro Xu Zhong a dirigere l'orchestra areniana, il corteggiamento a Carmen (interpretata da Luciana D'Intino) del toreador Escamillo (Dalibor Jenis) ha raccolto gli applausi del pubblico che ha gremito l'Arena.
Così le note del capolavoro di Bizet hanno allontanato, almeno per ora, il periodo più critico della Fondazione lirica veronese che ha portato al commissariamento con l'arrivo di Carlo Fuortes, attuale sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma nominato dal ministro Dario Franceschini, che ha scongiurato la liquidazione coatta con un ultimatum che ha portato i lavoratori ad accettare il piano di risanamento che permette di accedere ai benefici della legge Bray.
Fino al 28 agosto in cartellone cinque titoli per 46 rappresentazioni. L'esordio dell'altra sera è stata la 238ª rappresentazione di Carmen. Ieri è toccato ad Aida, regina dell'Arena con 650 rappresentazioni dopo il debutto nel 1913.