La fisarmonica di Galliano per l'inno alle Dolomiti
«Insieme ai musicisti dell’Ensemble Symphony Orchestra proporremo un concerto che spazierà da Vivaldi a Bach passando per alcuni miei brani fino ad arrivare e una composizione che ho scritto appositamente per questo evento “La Valse des Dolomites” (Il valzer delle Dolomiti) - dedicato alla memoria di Virgilio Breccia».
Sono queste le parole che fisarmonicista francese Richard Galliano ha usato per delineare ai nostri lettori i contorni del concerto che lo vedrà domani pomeriggio insieme all’Ensemble Symphony Orchestra al Camp Centener in val Rendena dell’evento proposto per i Suoni delle Dolomiti. L’appuntamento è per mercoledì 24 agosto alle 13 (in caso di maltempo il concerto si terrà alle 21 al PalaCampiglio di Madonna di Campiglio). Galliano, un musicista che negli anni è diventato ormai un beniamino del pubblico de «I Suoni delle Dolomiti» che lo ha potuto apprezzare in varie formazioni questa volta si esibisce assieme a un gruppo di strumenti ad arco. L’artista transalpino è colui che più di chiunque altro ha negli ultimi decenni donato alla fisarmonica nuova linfa vitale, infondendole inedite sfumature espressive grazie a una non comune padronanza tecnica dello strumento e attraverso un’originale sintesi fra musette, jazz e tango.
Nato a Nizza nel 1950, Galliano è rimasto presto affascinato dal jazz, intravedendo in questo ambito musicale notevoli possibilità per espandere il linguaggio del proprio strumento. Per quanto riguarda il jazz ha collaborato con Chet Baker, Enrico Rava, Paolo Fresu, Jan Garbarek e con artisti francesi del calibro di Juliette Greco e Charles Aznavour. Ha dedicato vari omaggi discografici ad Astor Piazzolla, della cui opera Richard Galliano si può considerare uno dei più profondi conoscitori, ma anche al nostro Nino Rota.
Questo fisarmonicista in grado di portare il proprio strumento, nel jazz, a una dignità pari a quella di tromba e sassofono, ha alle proprie spalle una discografia sterminata che conta oltre 30 album che hanno indagato percorsi sonori tra loro molto diversi. Dotato di una energia e una curiosità unica si è poi confrontato anche con ambiti musicali diversi da quelli solitamente frequentati.
Una ulteriore riprova della sua versatilità è anche questo incontro con l’Ensemble Symphony Orchestra che è nato in seno all’Orchestra Sinfonica di Massa e Carrara grazie alla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori strumentisti italiani provenienti da importanti teatri nazionali
L’Ensemble si è esibita nei più importanti teatri italiani, grazie alla versatilità e all’attenzione che ha per ogni tipo di genere musicale: il suo repertorio spazia dalle arie d’opera più conosciute alle colonne sonore di film di fama mondiale e vanta collaborazioni a trecentossessanta grandi muscisti come Francesco Renga, Morgan, Stefano Bollani, Enrico Rava, Rossana Casale e Francesco De Gregori.