La tivù che non cambia Il ritorno di Pippo Baudo
«Una Domenica in che non sarà nostalgica, ma legata all’attualità, non avremo nè casi gialli, nè politica. Ci saranno una serie di rubriche e di appuntamenti che spazieranno dal cinema al teatro, dalla musica alla danza, dalla presentazione di libri alle mostre d’arte più prestigiose della settimana». Pippo Baudo è tornato. Disinvolto, autoironico, inutile dirlo a suo agio in una conferenza stampa stracolma per la presentazione della 40/ma edizione del contenitore domenica di Rai1 (in onda nel segmento dalle 17 fino all’inizio dell’eredità) dal 2 ottobre.
Una lunghissima carriera la sua che lo ha già visto per 13 volte condurre la trasmissione più longeva della tv. Dopo tanti anni è emozionato? «Anche io - ho le mie incertezze, i mie dubbi - risponde - ostento sicurezza, ma ho paura. Spero che il pubblico accetti quello che proponiamo».
Il contenitore si dedicherà allo spettacolo, al teatro, al cinema e alla musica. Un ruolo importante sarà quello dell’Orchestra, composta da 14 elementi.
Accanto a Baudo una presenza femminile Chiara Francini, l’attrice toscana che si cimenterà per la prima volta nelle vesti di presentatrice tv.
«Ho lanciato tanti volti dal nulla - fa notare Baudo, dalla Parisi alla Cuccarini a tanti altri ma stavolta ho puntato sull’usato sicuro» facendole l’occhiolino.
Quindi il popolare presentatore ricorda quando ha incontrato l’attrice per la prima volta a «Le invasioni barbariche» e rimase folgorato: «Dovevo andare via per lasciare il tavolo ma chiesi di restare, era brava e simpatica bella e intanto le guardavo le gambe e tutto il resto. Ho 80 anni ma ancora funziono!».
Quindi tornando serio tiene ancora una volta a smentire quelle che definisce illazioni e sciocchezze sulla conoscenza della Francini con il premier Matteo Renzi: «Ora tutti quelli che sono toscani dovrebbero essere nel suo cerchio magico. Ha fatto 38 film è molto più giovane di lui, ha vinto dei premi!!».
L’attrice interviene: «Ho frequentato lo stesso liceo ma in anni diversi, io non l’ho conosciuto». Quindi Francini aggiunge: «Quando mi hanno proposto di lavorare con Pippo ho capito che non potevo rinunciare a questa occasione. Baudo è un uomo di grande cultura che può solo arricchirti professionalmente. Lui vuole che io canti, che sia una artista a tutto tondo». Nella prima puntata lo spazio riservato ai 40 anni di Domenica In sarà dedicato a Corrado.
Il direttore di Rai1 Andrea Fabiano ricorda di come è nata l’idea di chiamare Pippo a condurre Domenica In. Il presentatore aggiunge: «Effettivamente non me lo aspettavo assolutamente di tornare in tivù con una rubrica così lunga. Ho subito accettato. Io non sono cambiato, se c’è da criticare la Rai lo faccio ancora. Io sono il decano della tivù, Fabiano è il più giovane direttore di rete, mi ha fatto la proposta in termini simpatici. Perché avrei dovuto dire di no? Perché avevo criticato la Rai? Continuerò a farlo, se servirà. Bisogna essere autocritici. Però bisogna ricostruire il paradigma della trasmissione.
Prima di noi c’è L’Arena, dopo L’Eredità. La parte centrale deve essere frizzante. Voglio che la musica abbia un ruolo centrale».
Affronterete la questione referendum? «Assolutamente no, ci sono programmi e contenitori che si occupano di questi temi, e anche il servizio pubblico, con i suoi talk, notiziari è giusto lo faccia, ma il nostro segmento pomeridiano della domenica deve essere diverso, di alleggerimento».
Baudo annuncia la partecipazione di una giovane cantante showgirl, Manuela Zero. La sigla di apertura di Domenica In cambierà ogni settimana, sarà una canzone dedicata alla domenica. A cantarla sarà proprio lei. Nella prima puntata le ospiti saranno tutte donne: «Nel blocco centrale ci saranno Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti per il nuovo film della Comencini. Nel finale momento musicale con Fiorella Mannoia. Quindi un’intervista a Eleonora Giorgi.
Non sono mancate le critiche (mosse solo da alcuni) sull’età del conduttore: «Solo da noi c’è questa voglia di seppellire. Seppelliteli quando non hanno più voglia di fare o non sono in grado di intendere. Altrimenti fateli vivere!».
Fabiano: «Giudicare una scelta per motivi anagrafici è un ragionamento arido». A proposito di età «Silvio Berlusconi - conclude Baudo - mi ha fregato tanto, malgrado tutto ho dimenticato. Gli ho mandato gli auguri per i suoi 80 anni. È riuscito a realizzare tutto quello che voleva, gli ho detto di rassegnarsi per i capelli».