Il pop d'autore dei Baustelle
Con «L'Amore e la violenza» i Baustelle (nella foto) hanno centrato uno dei dischi più ispirati della loro produzione. Un lavoro che sarà il cuore del live che la band, guidata da Francesco Bianconi , terrà stasera all'Auditorium S. Chiara (ore 21; teatro esaurito) . Quella di Trento è una delle prime tappe del tour teatrale della band toscana, iniziato lo scorso 26 febbraio, giocato sulle canzoni del nuovo album prodotto dallo stesso Bianconi e mixato da Pino Pischetola. Composto da dodici brani, dieci canzoni e due pezzi strumentali, si tratta del settimo album di studio dei Baustelle, una formazione diventata un punto di riferimento per chi ama il rock italiano d'autore.
«Quando penso a questo disco l'aggettivo che mi viene in mente con più frequenza è "colorato" - dice Bianconi - volevamo fare un disco con dentro le canzoni pop che non sentiamo mai alla radio, fare un disco di canzoni pop che, per una volta, come una volta, non temano di rivelare una propria eccitante complessità. Questo è forse il nostro disco più libero, da questo punto di vista. In una intervista di qualche mese fa ho detto che "L'amore e la violenza" sarebbe stato un disco "oscenamente pop". Questo intendevo: musica che non si vergogna di esibire la propria libertà. In questo senso è "colorato": nella maniera in cui gioca a essere libero. Chi l'ha detto che non si può far suonare Haydn e Moroder nella stessa stanza? Dipende dal modo in cui li fai suonare, e dal coraggio che hai nel lasciarli provare».
In questo tour oltre a Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni), ci saranno Ettore Bianconi, Sebastiano de Gennaro, Alessandro Maiorino, Diego Palazzo e Andrea Faccioli (chitarre). I Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) nascono a Montepulciano, provincia di Siena, nel 1996. Alcuni demo aprono la strada all'esordio con Sussidiario illustrato della giovinezza , prodotto da Amerigo Verardi e uscito nel giugno del 2000. Il cd incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la personalità messa in luce nell'amalgamare la miglior canzone d'autore italiana e francese, la new wave, l'elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni '60 e '70. Poi arrivano «La moda del lento», «La malavita», «Amen», mentre il quinto album della band, «I mistici dell'Occidente», viene pubblicato nel 2010 seguito nel 2013 da «Fantasma» e due anni dopo da «Roma Live!», il primo cd dal vivo in quindici anni di carriera.