Fatta questa premessa, risulta difficile capire la necessità di spingere oltre la soglia del dolore il livello di amplificazione, arrivando con i bassi a strappare letteralmente le coronarie dal muscolo cardiaco della  platea. Poi fortunatamente qualcuno si è accorto che i decibel rischiavano di vanificare il valore di una esibizione che ha offerto il meglio dell'indi-rock italiano. Un gruppo cult del pop d'autore, i Baustelle, che vanta fra l' altro nel suo palmares un disco d'oro e il prestigioso premio Tenco.

 

Ridotto a metà concerto il volume, i Baustelle. hanno offerto il meglio della loro produzione, dal Vangelo di Giovanni  ad Amanda  Lear,  dal premiato Charlie fa surf a Ragazzina, con l' avvertenza di Francesco: « Non scrivete mai canzoni sui figli e sul Natale. Ragazzina in pratica mette insieme due errori capItali in un colpo solo». E poi avanti fra gli applausi, fino ad arrivare a «Bruci la città», inno anarchico nichilista, edulcorato in un successo pop dalla cover di Irene Grandi. Perché i Baustelle sono "Pessimisti cosmici, snob, antipatici, cattivi, tristi, sempre tristi. Ma voi non dateci retta e continuate a bruciare, bruciare, bruciare d'amore". Parola di Francesco Bianconi. E gran finale con il richiestissimo bis, servito con l'inedito Veronica 2 e La canzone del riformatorio. Poi tutti stretti in un inchino da compagnia di giro per ricevere il travolgente applauso del pubblico.

 

Dopo l ' appuntamento con «Passenger», il festival proseguirà il 9 luglio con Degenera Banhart, il 10 con la Mark Lanegan Band e il 12  con Ryan Adams). Già tutto esaurito per la cantante Lp,  mentre è  saltato il concerto dei Pretenders previsto il 13. Per le serate dedicate alla musica italiana, da segnalare il 22 Nicolò Fabi e il 29 Carmen Consoli. Infine per la sezione Jazz, da non perdere il 6 agosto Richard Galliano, tango sulle note blu.