Le suggestioni sonore di Coez questa sera al teatro Sanbàpolis
A colpi di sold out - gli ultimi fatti registrare per il doppio live del prossimo 3 febbraio al Palalottomatica di Roma - Coez si sta imponendo come uno dei fenomeni musicali di questo 2017. La dimostrazione arriva anche dal tutto esaurito, fatto registrare nel giro di due giorni, per il concerto che terrà questa sera, alle 21, al Teatro di Sanbàpolis in apertura della rassegna Sanbaclub.
La sigla del Faccio un casino tour si lega nel titolo al nuovo cd di Coez, al secolo Silvano Albanese, un’autoproduzione fortemente voluta dall’artista che è da 20 settimane consecutive in top 10 Fimi/Gfk con oltre 24 milioni di ascolti stream totali.
Un vero e proprio fenomeno quello legato al nome di Coez che si propaga nella dimensione social, visto che ha abbondantemente superato il mezzo milione di follower su Spotify, (94.000 ascoltatori giornalieri), 48 milioni di visualizzazioni tra YouTube e Vevo, 227.000 follower su Facebook, 195.000 su Instagram. E sono dati da aggiornare quotidianamente.
«Faccio un casino», quarto album pubblicato dall’artista, è prodotto dallo stesso Coez insieme a Niccolò Contessa e Sine; contiene dodici tracce immediate, di una poetica tanto rapida a far presa nelle orecchie, nel cuore e nell’immaginario di chi le ascolta, quanto fatta di un’onestà e una verità disarmanti. È un linguaggio che Coez sa esprimere come pochi, trattando con la medesima efficacia temi come l’amore e l’amicizia, in maniera diretta ed emozionante. Lo stile di Coez, capace di muoversi nei terreni del pop e del rap con grande disinvoltura, ha conquistato pubblico e critica, unendone i consensi e decretandolo come uno dei più originali esponenti di un moderno cantautorato che sa evocare un immaginario d’impatto.
La sua storia musicale inizia a 19 anni grazie al rap, quando dà vita, insieme a due amici, al gruppo «Circolo Vizioso», mentre il suo primo disco da solista Figlio di nessuno esce nel 2009 seguito da Non erano fiori. Un disco, prodotto da Riccardo Sinigallia, che univa testi dall’immediata presa, immagini forti e dirette con melodie che spaziano dal pop all’elettronica, riuscendo a creare atmosfere intime e suggestive.