Con Luciano Gottardi i burattini animano Stockhausen
I burattini di Luciano Gottardi incontrano la musica di Karlheinz Stockhausen: il gioco, l'immaginazione e la fantasia del magici pupazzi animeranno le invenzioni musicali di uno dei più strutturati (ma allo stesso mitici e mistici) compositori del '900.
Tierkreis/Zodiaco , nuovo spettacolo del burattinaio trentino, debutta questa sera alle ore 21 all'Auditorium Melotti di Rovereto nell'ambito della rassegna Musica Macchina: come ci racconta Luciano Gottardi, «il progetto è nato da una riflessione condivisa con Daniele Spini , direttore della rassegna, e mia sorella, la clarinettista Roberta Gottardi .
Si cercava una musica contemporanea che potesse diventare il mondo sonoro di uno spettacolo di teatro di figura.» La scelta è caduta su Tierkreis, opera del 1974 inizialmente ideata all'interno del più ampio progetto «Musik im Bauch» e poi sviluppata da Stockhausen come composizione autonoma. In Tierkreis ogni segno zodiacale è rappresentato da una breve melodia, originariamente pensata per carillon, che può essere eseguita con qualsiasi organico, con libertà di ripetere il brano più volte, modificarne l'altezza o eseguirne delle variazioni. La parte musicale sarà affidata alla clarinettista Roberta Gottardi (una vera specialista nel repertorio di Stockhausen, protagonista nel settembre scorso di «Inori» alla Biennale di Venezia), alla flautista Ornella Gottardi e alla pianista Marianna Bisiacchi : «L'organico flauto clarinetto e pianoforte, con l'aggiunta di un toy piano» spiega Gottardi,« ci permette di ottenere un ampia gamma di sonorità per rendere le ripetizioni del tema sempre nuove. E la struttura modulare con cui è costruito Trierkreis, dodici brevi melodie da ripetere più volte variando l'organico, ci ha permesso di lavorare sulla drammaturgia con ampiezza e una certa libertà. Accanto alle dodici musiche, ispirate ai dodici segni zodiacali, vengono usati i testi che lo stesso Stockhausenha scritto a corredo della musica. E per quanto riguarda la ricerca delle immagini siamo partiti dai quattro elementi di cui sono fatti i segni (fuoco, terra, aria, acqua) associando ad ogni elemento un materiale con cui costruire le figure da animare.»
A complemento delle melodie di Stockhausen anche degli «intermezzi acusmatici composti appositamente da Massimo Biasioni e Fabio Cifariello Ciardi.» L'intero progetto è stato ideato a più mani da Gottardi assieme a Matthias Träger (che cura la regia) e Maria Scaglia e parte dal rapporto di «ascolto, ricerca e amore» che Gottardi ha con il compositore tedesco.