Carlot-ta con il suo folk pop organistico stasera alla Filarmonica di Trento
Un canzoniere folk-pop interamente costruito attorno alle sonorità dell'organo a canne. E' quello proposto da Carlot-ta pianista e compositrice piemontese che presenterà questa sera, mercoled' 27 febbraio alle 21, alla Sala Filarmonica il suo nuovo album "Murmure". Uno strumento antico e imponente, quale l'organo a canne, che si associa normalmente al repertorio sacro e al contesto liturgico, sotto l'abile guida di Carlot-ta condurrà il pubblico in un viaggio che esplora in modo contemporaneo e drammatico le sue infinite possibilità sonore, alternando momenti intimi e malinconici a registri scanzonati e irriverenti, solenni e impetuosi. Durante il tour l'artista suona inevitabilmente uno strumento ogni volta diverso con le sue specifiche caratteristiche e peculiarità, dando vita a un concerto sempre irripetibile. Ad accompagnarla i compagni di sempre: Christopher Ghidoni (synth, voce e chitarra) e Paolo Pasqualin (percussioni).
Tra ballate romantiche, valse musette, danze macabre e motivetti synth-pop ogni volta Carlot-ta presenta "Murmure" il cd uscito per per Incipit Records/Egea Music, registrato tra Italia, Svezia e Danimarca con la produzione di Paul Evans che annovera tra le sue produzioni album di Björk, Sigur Ros, Damon Albarn e Cocorosie. "Murmure" è il suono che l'aria produce quando entra nei polmoni e in questo contesto rappresenta il respiro delle canne d'organo: un amore a prima vista per Carlot-ta, che per lo strumento ha momentaneamente abbandonato il piano.
"L'organo a canne - racconta - è inevitabilmente connesso a un luogo e un posto ben preciso. Per suonarlo devi necessariamente spostarti nel suo spazio, cosa che non succede con nessun altro strumento. Non lo puoi possedere. Ogni movimento attiva un meccanismo complicato, che fa entrare l'aria nelle canne e lo fa respirare. È come dare vita a un animale, enorme e grottesco. Ti fa sentire potente, e allo stesso tempo carico di un timore reverenzial