Giancarlo Magalli va a processo per aver diffamato Adriana Volpe in diretta a «I fatti vostri»

di Gigi Zoppello

Lo scontro in diretta televisiva fra Giancarlo Magalli e la trentina Adriana Volpe durante una puntata di «I fatti vostri» approda in Tribunale: il presentatore Magalli dovrà rispondere in aula dell’accusa di diffamazione aggravata nei confronti della presentatrice e attrice. Lo ha deciso oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Valerio Savio, che ha disatteso la richiesta di archiviazione del pubblico ministero accogliendo, invece, l’opposizione di Adriana Volpe, assistita dagli avvocati Michele Briamonte e Nicola Menardo dello Studio legale Grande Stevens di Torino, Roma e Milano.

Volpe rivelò l’età di Magalli, che per questo motivo l’accusò di essere una «rompi...». L’epiteto suscitò polemiche, soprattutto sui social, dove Magalli, nel rispondere ad un post, precisò che non ce l’aveva con le donne, «che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni...». Per il gip, al contrario del pm, questa frase è idonea già sul piano letterale a ledere la reputazione di Adriana Volpe. Per questo motivo ha disposto che il pm «entro dieci giorni disponga l’imputazione nei confronti di Magalli».


La puntata era andata avanti con battute e repliche sulle rispettive età dopo che Volpe aveva rivelato in diretta l’età del conduttore che stava per compiere 70 anni. Lui aveva risposto molto infastidito «fatti gli affari tuoi, sei proprio una rompiballe», ma poi a fronte degli attacchi di qualche donna su Facebook era andato giù molto pesante: «Le ho detto rompiballe e quello è un fatto non un insulto. Poi lei ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l’avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni».

La replica della Volpe non si è fatta attendere: «Scrivere che le donne “si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni” è gravissimo! Offende me, danneggia mio marito e la Rai».

All’inviato di Striscia Valerio Staffelli - il tg satirico di Canale 5 gli aveva consegnato il tapiro d’oro - Magalli aveva poi detto: «Non c’era bisogno di puntualizzare la mia età. La Volpe probabilmente voleva insinuare che forse è ora che mi ritiri e la lasci sola... Mi è scappato “rompiballe”. Mi dispiace, ho chiesto scusa, non volevo offendere nessuno».

Ma poi Magalli, in un’intervista a TvBlog, di lei diceva: «Non ci siamo mai amati. Questa è la verità ed è inutile negarla perché si vede. Non l’ammazzerei, per carità: ci lavoro, la sopporto, ma alcune sue prerogative non mi rendono contento. Le uniche tre mie partner con cui non sono andato d’accordo sono la Falchi, la Parisi e la Volpe ma per motivi diversi. La Parisi era capricciosa, arrivava tardi e faceva come le pare; ho sempre detto, però, che quando lavorava era di una bravura che le si perdonava tutto. Alle altre due, ecco, manca quest’ultimo aspetto».

Adriana Volpe aveva replicato offesa: «Fa passare il messaggio che la Rai seleziona secondo logiche di letto e non professionali, non per meritocrazia. Sono offesa - aggiungeva in un post ieri la conduttrice -. Che vergogna! Condivido con voi quello che sto vivendo perché non sono l’unica a subire offese ed essere screditata professionalmente. Spero che sia fatta giustizia anche in nome di tutte le donne che in qualsiasi posto di lavoro subiscono angherie e critiche per retaggi culturali duri a morire».

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