L'Oscar italiano dei videogames a «Red Dead Redemption II» il western made in Italy
Cappello da cowboy, cartuccera a tracolla e fucile pronto in mano. È il protagonista di «Red Dead Redemption 2», il titolo che ieri ha vinto l’Oscar italiano per il miglior videogioco.
Un riconoscimento assegnato da Aesvi, l’associazione di editori e sviluppatori, durante l’Italian Video Game Awards che quest’anno si è tenuta nella suggestiva cornice dell’Acquario Romano, nel cuore della Capitale. Il titolo della Rockstar ha battuto la concorrenza di videogiochi del calibro di «Spiderman, Monster Hunter» e «Assassin’s Creed: Odissey» portandosi a casa anche altre due statuette, quella per «best art direction» e per il miglior audio. La giuria, presieduta dal giornalista del Corriere della Sera Federico Cella, ha assegnato il Drago d’Oro per il miglior videogioco italiano all’horror «Remothered: Tormented Fathers» dello studio catanese Stormind Games.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione anche del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi e di quello ai Beni Culturali Gianluca Vacca, è stata presentata da Pierluigi Pardo, giornalista sportivo da anni ‘vocè ufficiale in Italia di Fifa. Tra gli oltre venti premi assegnati, da segnalare l’Innovation Award che quest’anno è andato a Microsoft per l’Xbox Adaptive Controller, uno speciale pad che consente di poter giocare anche ai ragazzi disabili. Lo ‘Special Award’ è andato invece al progetto dedicato all’alfabetizzazione dei bambini siriani attraverso il gioco intitolato ‘Antura and the Letters’, un lavoro che presto sarà esportato anche in altri Paesi in difficoltà, dove i più giovani non hanno accesso alle scuole.
Un capitolo a parte è stato dedicato al fenomeno degli esports, le competizioni «virtuali». Il Drago d’Oro per il miglior gioco del settore è andato a Overwatch, uno sparatutto protagonista di tornei internazionali in tutto il mondo, Italia compresa. Il miglior team invece sono i Samsung Morning Stars, mentre la statuetta per miglior giocatore è andata a Riccardo Reynor Romiti. Un giovanissimo talento toscano di appena 16 anni, reduce dal successo di qualche giorno fa nel più importante torneo europeo di StarCraft.
«Ho cominciato a giocare insieme a papà - racconta Riccardo, che oltre ad essere un pro-player studia anche informatica -. Poi ho continuato e sono arrivato fino a qui. Ma questo è solo il punto di partenza, voglio arrivare sempre più in alto».