In duemila a Dro per la dodicesima edizione del festival rock Oltrasuoni

di Fabio De Santi

Fa centro la due giorni del Festival Oltrasuoni che il 5 e 6 luglio ha portato circe duemila persone al Campo di Tamburello di Dro per assistere all’esibizione di sette band e un dj set come gran finale.

Per i suoi 20 anni, l'associazione Sonà ha ripreso alla grande l'organizzazione del Festival Oltrasuoni grazie al Gruppo Tamburello Dro e al Tamburock che ha ospitato la dodicesima edizione dell'evento ad ingresso gratuito.La novità del Bus Navetta (grazie ad Ingarda) e dei bicchieri lavabili è stata un miglioramento fondamentale per la crescita del Festival che non si svolge più al centro sportivo di Oltra, ma ne mantiene il nome per la storia che c'è stata dal 2004 al 2014.

“Il live più "indiavolato" - spiegano i ragazzi di Sonà nel report inviato all’Adige - l'hanno offerto sicuramente gli Orange Goblin, gruppo di punta dell'evento, con il loro stoner-rock britannico. Prima di loro hanno dato sfoggio delle loro capacità musicali anche i Dmanisi, con Simo ex Squirties alla voce e Jacopo dei Bastard Sons of Dioniso alle tastiere. Dopo di loro gli FSM, alfieri di casa, hanno infiammato il pubblico con i loro nuovi pezzi che entro l'autunno andranno a far parte del nuovo lavoro in studio. I bolzanini Slowtorch poi sono stati il tappeto rosso per l'esibizione in chiusura del venerdì 5 luglio degli Orange Goblin”.

Al sabato la kermesse si è aperta con l'esibizione del rock texano dei Ghost Wolves, seguiti dall'irish folk dei trentini Rumpled. Hanno chiuso la serata i bresciani Hell Spet e il loro country-punk che ha fatto ballare come il reggae dubstep successivo dell'After Party a cura di Dreadlion, noto dj bolzanino/rivano.

-punk che ha fatto ballare come il reggae dubstep successivo dell'After Party a cura di Dreadlion, noto dj .

Va in archivio un'edizione stupenda, grazie soprattutto al volontariato del Gruppo Tamburello Dro guidato dal presidente Eraldo Santoni e a tutti gli altri volontari in cucina, alle bibite e a tutto il resto. Una bella edizione anche grazie al progetto "What goes around comes around" del Piano Giovani che ha permesso ai giovani ventenni di condurre la diretta dell'evento dal palchetto di Rockabout Radio. Fondamentale, sottolinenao i ragazzi di Sonà, l'apporto del Comune di Dro e di tutti gli sponsor istituzionali che hanno permesso di mantenere gratuito l'ingresso, ad Ingarda Trentino per il bus navetta e a tutti gli sponsor privati per contribuire a tutte le spese.

 

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