Le bugie bianche di «Amore cane» Il «corto» girato a Rovereto
Ci sono anche due attori da grande schermo come Gaia Messerklinger («Fuga di cervelli», «Non è un paese per giovani», «L’amore rubato») e Giovanni Anzaldo, già coprotagonista nei film «Non è un paese per giovani» di Giovanni Veronesi e «Il capitale umano» di Virzì, fra i protagonisti del cortometraggio del regista trentino Jordi Penner.
Si sono concluse da poco a Rovereto le riprese di Amore cane, scritto e diretto da Penner, trentunenne cresciuto in val di Ledro e da tre anni docente di audiovisivi al liceo artistico Depero di Rovereto, che ha affidato la fotografia a Nicola Cattani. Autoprodotto e finanziato in parte con un bando promosso dal Piano giovani di zona Alto Garda e Ledro, con la partecipazione di Associazione Compagnia delle Nuvole, il corto ha visto coinvolti molti ragazzi della zona tra i diciotto e i trent’anni a partire dalla pre-produzione passando per la produzione e la postproduzione. Le riprese sono state realizzate in un appartamento del centro storico di Rovereto, mentre le inquadrature in esterni hanno coinvolto via Rialto, piazza Malfatti, via Mercerie e il Bosco della città. Una storia, quella di «Amore cane», scritta per essere, come direbbero gli americani «cost effective», in poche parole fattibile a costo zero: due location, due personaggi e tanta buona volontà.
Temi principali della storia sono le bugie «bianche» quelle che si dicono per preservare la coppia e le distrazioni causate dalle nuove tecnologie che a volte, possono portare ad estreme conseguenze. Le immagini sono quelle di una giovane coppia di innamorati coinvolti in un incidente che costringe il protagonista a una dura scelta: essere sincero e perdere la sua metà o mentire per non perderla. «Alla base del progetto - racconta regista - l’idea di permettere a giovani professionisti, ed aspiranti tali, di partecipare nel ruolo a loro più congeniale su un set reale, in modo da dar loro la possibilità di avviare la propria carriera nel mondo del cinema. Una possibilità spesso remota per chi sogna di fare questo lavoro. Volevo dare loro la speranza che a molti sfugge e con il tempo svanisce e allo stesso tempo realizzare un cortometraggio in grado di competere nei migliori festival».
Il cortometraggio è in fase di postproduzione: «Per ora non possiamo anticipare niente - conclude Penner - ma abbiamo già accordi per una possibile distribuzione nei festival nazionali e internazionali. L’idea è piaciuta e ne siamo felici. Non resta che continuare a lavorare duro e incrociare le dita». Il cortometraggio per Jordi Penner è un altro tassello del percorso da regista: tornato in Italia dopo alcune esperienze all’estero ha lavorato come sceneggiatore, operatore e direttore della fotografia in varie produzioni arrivando alla regia con il video «Closer», per la band rivana dei Bankrobber, capace di ottenere la seconda posizione come miglior video indipendente italiano.