Santa Chiara: su il sipario tra cultura e leggerezza
È affidato alla contemporaneità, declinata in tematiche di forte pregnanza umana e sociale, il ruolo di condurre lo spettatore nella Nuova Stagione di Prosa 2019/20 presentata in una affollata conferenza stampa, introdotta dal presidente del Centro Enzo Bassetti che ha indicato il direttore del Centro Francesco Nardelli come l’attuale direttore artistico (subentrato a Marco Bernardi) che ha composto il cartellone di proposte.
Si tratta di 10 spettacoli per la Grande Prosa e 9 allestimenti per il percorso Altre Tendenze. Il primo spettacolo «19 luglio 1985» che aprirà il sipario giovedì 7 novembre al Teatro Sociale (non più al Cuminetti come nelle precedenti edizioni) è in comune con entrambi i percorsi «per sottolineare il legame tra le diverse forme e possibilità del teatro».
«Un’eredità pesante, quella che mi è stata affidata» - ha indicato Francesco Nardelli riferendosi al suo incarico di consulente artistico - «ma che continua la linea promossa da Bernardi sulla qualità delle proposte a cui si aggiunge la varietà dell’offerta, che punta ad un’amalgama concettuale fra cultura, letteratura e capacità artistica per monitorare la vita quotidiana, attraverso una rigorosa osservazione degli eventi tradotti in scena con una lettura che alterna momenti di forte impatto ad altri rappresentati con la giusta leggerezza e con l’apporto del sorriso. Si è pensato di affidare ad artisti del territorio che si sono distinti, il compito di aprire e chiudere le due Stagioni maturando così il percorso di qualificazione che ha visto muoversi con successo nelle precedenti Stagioni la Compagnia regionale, ora affidata ai gruppi artistici che attivano spettacoli di qualità sul territorio».
E proprio dal territorio si partirà il 7 novembre con 19 luglio 1985 - una tragedia alpina, una produzione Oht, regia, scenografia e testo di Filippo Andreatta e drammaturgia di Marco Bernardi con l’intervento del Coro Ensemble Vocale Continuum diretto dal maestro Luigi Azzolini. La tragedia di Stava che diventa riflessione sul rapporto sempre più drammatico fra uomo e territorio. Nello Spazio Sass sarà allestita una mostra su Stava che include anche scatti del compianto fotografo trentino Dino Panato.
Guarda all’oggi il testo graffiante di Molière La scuola delle mogli con Arturo Cirillo nel doppio ruolo di regista e protagonista in scena il 21 novembre e sarà interessante assistere al taglio che la regista Serena Sinigaglia darà al testo La Bancarotta di Carlo Goldoni, rivisto da Vitaliano Trevisan, interpretato da Natalino Balasso il 12 dicembre. L’ansia della morte, nella lettura in chiave psicanalitica, sarà il tema centrale di Dracula di Bram Stoker sul palco il 9 gennaio con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini. È di Vincenzo Manna e la regia di Giuseppe Marini l’allestimento di La classe, realizzato a seguito di un’indagine effettuata su duemila ragazzi in merito ai temi che esaminano l’Olocausto di oggi e l’integrazione. In scena il 23 gennaio.
Anna Foglietta e Paolo Calabresi saranno i protagonisti della graffiante commedia Bella figura sui rapporti sentimentali di oggi il 13 febbraio, seguito il 20 febbraio da Libri da ardere, testo teatrale di Amélie Nothomb che pone un interrogativo molto inquietante: come confrontarsi con un eventuale conflitto bellico al giorno d’oggi?
Il 5 marzo torna Alessandro Haber affiancato da Alvia Reale nel lavoro di Arthur Miller Morte di un commesso viaggiatore per la regia di Leo Muscato, che esamina un tema mai passato di moda, ovvero la scalata al successo in un sistema economico illusorio.
È tratto dall’affascinante libro di Mark Haddon, il lavoro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, rilettura drammaturgica di Simon Stephens, che racconta la storia di Christopher, un ragazzo quindicenne con sindrome di Asperger che affronta un viaggio iniziatico. In scena il 19 marzo.
Chiude il percorso Grande Prosa al teatro Cuminetti il 14 aprile Andrea Castelli, autore, regista ed interprete di La meraviglia - voci e storie dalla città sotterranea, una produzione Teatro Stabile di Bolzano, che vede in palco anche il musicista Emanuele Dell’Aquila. È un viaggio composto da una serie di storie che rimandano al passato recente attraverso la lente della poesia e dell’umorismo.
Saranno attivi anche quest’anno gli appuntamenti con i Foyer della Prosa ogni venerdì alle 17.30 presso la sala Anna Proclemer del teatro Sociale. Come lo scorso anno, verranno affidati alla Compagnia Emit Flesti piccoli momenti di confronto e approfondimento con il pubblico in forma di prologo ad alcuni spettacoli della Stagione.
Il 17 gennaio, fuori abbonamento, sarà proposto l’allestimento Anna dei Miracoli per indagare il delicato mondo delle relazioni attraverso i segni.