Fedez a Rai Tre: «Rifarei tutto di nuovo. Mi spiace per i dipendenti Rai che devono scegliere se dire la verità o far mangiare la famiglia»
Dopo l’attacco del direttore della rete («Ci aspettiamo le sue scuse, ha detto menzogne») il rapper e influencer rincara la dose e prende di mira la «tv di Stato» infiltrata dalla politica
ROMA. "La Rai è stata crocifissa e condannata prima ancora che Fedez salisse sul palco. Possiamo rimediare? Mi auguro di sì, ma il danno è gigantesco. La Rai e Ilaria Capitani si aspettano delle scuse che non arriveranno mai, io temo". Il direttore di Rai3, Franco Di Mare, difende la tv pubblica in Commissione di Vigilanza dopo le polemiche per l'intervento del rapper al concerto del Primo Maggio, parlando di "una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell'autore l'esistenza di una censura che non c'è mai stata". Ma il rapper influencer gli risponde per le rime: “Farei tutto di nuovo”.
Di Mare passa al contrattacco, ma l'intervento non convince gran parte dei parlamentari, che contestano all'azienda di non aver portato gli atti alla Procura della Repubblica, nonostante le gravi accuse mosse al rapper. Che non manca di rispondere: «Rifarei tutto quello che ho fatto. Io so benissimo - dice in un video nelle sue stories di Instagram – di essere un privilegiato e se la Rai mi fa causa ho i modi di difendermi, se la Rai mi bandisce dalle sue reti non mi cambia la vita. Il problema è: un altro artista meno privilegiato al posto mio avrebbe ceduto probabilmente. Lo stesso vale per i dipendenti Rai, che devono scegliere tra libertà di parola e fare mangiare la famiglia. E' giusto questo comportamento per una tv di stato?»
IL VIDEO
«Il direttore di Rai3 mi accusa di falsificazioni e allude al fatto che avrei tramato un complotto alle loro spalle con dei giornalisti e la Lega propone di denunciarmi - aggiunge Fedez -. Prima bugia davanti agli occhi di tutti: dopo il comunicato in cui la Rai dice che non c'è stata censura, io pubblico una telefonata in cui oggetto della comunicazione è tentare di modificare il mio intervento. Se la Rai non c'entra come dice Di Mare, a che titolo interviene la vicedirettrice di Rai3 che mi dice di andare cauto con i nomi e giudica inopportuno il mio intervento? Mi assumo tutte le responsabilità e sapevo benissimo a cosa sarei andato incontro».