Porte riaperte al Museo Diocesano tridentino - VIDEO e FOTO
Ieri i primi visitatori tra i percorsi di arte sacra e pagine di storia della chiesa. Fra le novità l'esposizione coordinata di una serie di opere che ricordano la figura del patrono san Vigilio
TRENTO. L'attesa è stata lunga, ma finalmente ieri il Museo Diocesano Tridentino ha riaperto le porte al pubblico. E con uno spirito nuovo, una frase su tutte, quella di John Kinard che hai ispirato il progetto di riallestimento di una parte del museo stesso: «La comunità parla e discute, il museo è l'orecchio in ascolto».
Quella di ieri è stata la terza riapertura del Diocesano Tridentino: la prima infatti era avvenuta nel 1995, mentre le altre sono ovviamente più recenti e strettamente legate al periodo pandemico. La seconda infatti si è svolta lo scorso 2 giugno 2020 dopo i mesi del lockdown, mentre ieri pomeriggio, a due passi dalla fontana del Nettuno in Piazza Duomo, il bentornato ai visitatori è stato dato dopo sei mesi di chiusura.
«La vita è fatta di momenti difficili, in cui bisogna convivere con diverse situazioni - ha spiegato Domenica Primerano, direttrice del museo. - Con questa riapertura, la speranza è quella di non dover richiudere più e di poter definitivamente tornare ad accogliere tutti i nostri ospiti». Ieri dunque il primo accesso, simbolico, di un gruppo di 15 persone.
Da oggi funzionerà proprio in questo modo: saranno massimo 15 infatti le persone che potranno accedere ogni quarto d'ora, senza obbligo di prenotazione. Quest'ultima sarà facoltativa e vincolata esclusivamente alle necessità o ai desideri dei visitatori, che potranno scegliere se riservarsi l'accesso in un determinato orario o se presentarsi alle casse e fare il biglietto al momento. Ogni mezz'ora verrà comunque data la possibilità di prendere parte ad una visita guidata con un gruppo organizzato.
LA FOTOGALLERY di Daniele Panato
Ad ogni modo, gli orari di accesso restano quelli dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Nuove apertura, ma anche nuovo percorso "didattico", soprattutto per quanto riguarda la storia trentina al primo piano.
La prima sezione è dedicata al patrono di Trento, San Vigilio, al quale la comunità locale ha sempre riservato un culto speciale: sono state infatti radunate una serie di opere che ricordano la figura del santo e che introducono alcuni temi portanti della narrazione museale, come la santità, il principato vescovile di Trento e la presenza di artisti stranieri.
A seguire il visitatore troverà una sezione espositiva dedicata alla paradigmatica vicenda di Simonino da Trento. Il percorso del primo piano si conclude poi con la sezione dedicata al concilio di Trento.