Uno spettacolo al parco, per non dimenticarci dell’Alzheimer
Domani al Santa Chiara di Trento, in scena due repliche di «Oltre la soglia» con Maura Pettorruso, parole sul disagio e la comune vulnerabilità
TRENTO. Come ha inciso la pandemia sulle persone con demenza e Alzheimer? E come hanno vissuto le varie fasi del confinamento e l'impossibilità di vedere i propri cari? Lo spettacolo teatrale "Oltre la Soglia" invita a conoscere la straordinaria quotidianità tra Alzheimer e pandemia e sarà presentato domani pomeriggio, sabato 22 maggio, con repliche dalle 14 alle 18, al parco Solzenicyn (ex Santa Chiara) dall'Associazione Alzheimer Trento, in collaborazione con il Centro Diurno Alzheimer dell'Apsp Civica di Trento e l'associazione teatrale "Teatroovunque".
Scritto da Maura Pettorruso, "Oltre la Soglia" è un coinvolgente spettacolo ideato per far entrare le persone nel mondo particolare di chi convive con la demenza, convivenza da oltre un anno resa ancora più complicata dalla presenza del virus. Il linguaggio teatrale diventa allora strumento al servizio della sensibilizzazione sul tema dell'Alzheimer per "superare" insieme la soglia invisibile tra dentro e fuori, malattia e sanità, straordinario e ordinario, e restituire le emozioni di un inedito "tempo sospeso", caratterizzato dal distanziamento fisico e dall'impossibilità di stare vicino ai propri familiari.
Partendo dalla consapevolezza della comune vulnerabilità, "andare oltre la soglia" è anche un tacito appello ad assumere la responsabilità personale di non restare "confinati" oltre che fisicamente anche nelle proprie paure e gabbie mentali: le persone con Alzheimer, invisibili e "nascoste" nelle case di riposo mentre fuori le vie della città si riempivano di un irreale silenzio non sono altro da noi. Hanno bisogni, desideri, emozioni. Danno amore e hanno bisogno di riceverne, come ognuno e ognuna di noi, perciò la speranza che accompagna i passi sul "confine" - una scala da salire, una finestra alla quale affacciarsi, la vita che torna a fiorire come narra bene l'immagine della locandina dell'evento - riguarda una nuova capacità, ancora in germoglio e da coltivare con cura, di esprimere reciprocamente umanità e compassione.
Nell'arco di 50 minuti, lo spettacolo narra sei "quadri" di vita attraverso 4 brevi spettacoli, un racconto-audio in cuffia e un video, ci spiega Pettorruso: uno spaccato della realtà e di come i rapporti tra persone, nelle famiglie e nelle case di riposo, sono stati condizionati dall'arrivo di un virus sconosciuto che costringe a stare lontani per proteggere chi si ama
Messo in scena dalla compagnia Teatro Ovunque, lo spettacolo conduce in un viaggio in sei diverse postazioni, dietro una finestra, dentro una stanza, davanti allo schermo di un computer, attraverso storie raccolte da operatori e qualche ospite del centro diurno, tra difficoltà, paure, solitudine, ma anche riuscendo a cogliere la bellezza dei piccoli gesti di ogni giorno e una "nuova normalità". La solitudine imposta dal virus ha amplificato in modo dirompente quella delle persone che convivono con la demenza e dei loro familiari, ma gli operatori impiegati nei reparti delle RSA o nel domicilio si sono infatti inventati un modo diverso di prendersi cura, scontrandosi, a volte, con la consuetudine imposta dalle regole o dalla paura.
L'evento, a ingresso gratuito, è realizzato con il contributo della Fondazione Caritro e del Comune di Trento e al parco si potrà visitare "Camminando nel cervello", percorso itinerante di immagini e parole ideato dall'Associazione Rencureme onlus di Moena, in collaborazione con l'Associazione Alzheimer Trento, l'Associazione italiana malattia di Alzheimer (AIMA) sezione di Rovereto, l'Associazione "Accogliamo l'Alzheimer" di Pinzolo, e con il patrocinio dell'Assessorato alla Salute e alle politiche sociali e dell'Apss di Trento, e dieci grandi immagini tratte della mostra fotografica e libro-catalogo "Quotidiani Paralleli" del fotografo trentino Luca Chisté, con alcune fotografie inedite, realizzate recentemente al Centro Diurno Alzheimer di Trento.
Nel pomeriggio di sabato, ci sarà inoltre un incontro online, a partire dalle 15, con Chisté e Calvenzi, organizzato da Sandro Iovine sulla pagina FPmag (facebook.com/FPmagazine/?fref=tag) nell'ambito del ciclo FPtalk-Dialoghi sulle immagini (informazioni al link https://fb.me/e/2KTdVpLHO).
Per informazioni: 349.2135673 (dalle 8 alle 20) - info@alzheimertrento.org