Festival dell'Economia, Torino non cambia le date e schiera 5 premi Nobel
Quello trentino, affidato al Sole 24 Ore, si occuperà di pandemia; quello piemontese, organizzato da Boeri e Laterza, di merito e giustizia sociale, con un focus sulla diversità di opportunità fra uomini e donne
TRENTO. La sfida dei Festival dell'economia, quello "nuovo" di Trento targato Gruppo 24 ore che si terrà tra il 2 e il 5 giugno e quello "storico" passato a Torino, diretto da Tito Boeri per Laterza, dal 31 maggio al 4 giugno, entra nel vivo. E se quello trentino si occuperà del "Dopo la pandemia, tra ordine e disordine", quello torinese è dedicato a "Merito, diversità e giustizia sociale" e cala una mano vincente di cinque premi Nobel: Michael Spence, Jean Tirole, Christopher Pissarides, Ester Duflo e David Card.
Inoltre, fanno sapere gli organizzatori, il 42% dei relatori sarà donna. Tra gli storici hanno già dato conferma Alessandro Barbero, Eva Cantarella, Simona Colarizi, Barry Eichengreen, Joel Mokyir, Gianni Toniolo. Sono anche previste presentazioni di libri con incontri su testi non ancora tradotti in italiano, come quello di Olivier Blanchard sul debito e di Adrian Wooldridge sul merito.
Molte le letture di taglio storico all'Accademia delle Scienze. Il Festival torinese ospiterà personalità simbolo della lotta alla discriminazione, tra le quali Liliana Segre.
«La nuova crisi che si prospetta con l'invasione russa dell'Ucraina e le spinte che questa esercita sull'inflazione - spiega il direttore scientifico del Festival, Tito Boeri, che ha lavorato per 16 anni a Trento - rischiano di esacerbare ulteriormente i divari di reddito cui si sono aggiunti divari nello stato di salute e nelle condizioni abitative. Le disuguaglianze di genere si sono particolarmente acuite dato che la crisi ha falcidiato il lavoro delle donne e fato gravare su di loro in modo sproporzionato responsabilità genitoriali con figli spesso costretti a casa dalla chiusura delle scuole.
Il Festival dedicherà quest'anno un'attenzione particolare ai divari di genere con la presenza delle ricercatrici e dei ricercatori che hanno maggiormente contribuito alla letteratura di gender economics a livello internazionale».
Ricorda Giuseppe Laterza, che ha organizzato il Festival dell'Economia a Trento dal 2005 al 2021 ed ora è approdato a Torino: "Quando nel settembre del 2005 andai a trovare Lorenzo Dellai insieme a Innocenzo Cipolletta per proporgli di fare a Trento un festival di economia, pochi credettero al suo successo. L'economia era considerata una scienza arida e "triste" che non avrebbe mai appassionato le folle come la letteratura o la filosofia".
Aggiunge: "Ma Dellai si fidò della nostra intuizione e della scelta di Tito Boeri chiamato a dirigere il Festival, anche in virtù della sua rete di relazioni con i maggiori economisti del mondo. Fu una scommessa lungimirante, condivisa con l'allora sindaco Alberto Pacher e il rettore dell'Università Ugo Bassi. Entrambi accettarono con entusiasmo di partecipare al comitato promotore a cui Laterza regalò il logo con lo scoiattolino".
E conclude: "A loro e ai loro successori va il mio ringraziamento, per aver promosso l'iniziativa senza ipoteche politiche e culturali. Il miracolo del Festival è stato di riprodurre nei suoi 4 giorni una comunità di persone curiose e motivate: desiderose di conoscere la realtà in maniera rigorosa e libera al tempo stesso, motivati a fare di questa conoscenza il miglior uso nella propria vita individuale e collettiva".