Artisti / L’addio

Morto Holer Togni, il leggendario stuntman su quattro ruote

In uno dei suoi spettacoli coinvolse perfino Gianni Agnelli in un'evoluzione a bordo di una Fiat 131 convincendo l'imprenditore a diventare sponsor dei suoi show. Senza limiti a rischi e creatività, Togni nel 1995 entra nel Guinness dei Primati per aver guidato un tir inclinato su tre ruote

MILANO. Il 30 ottobre è scomparso a Milano Holer Togni, il leggendario stuntman sinonimo delle acrobazie su quattro ruote entrato nel cuore e nell'immaginario collettivo degli italiani per le sue straordinarie evoluzioni e per la sagoma inconfondibile dal cranio rasato riprodotta su milioni di manifesti. Nato nel 1946 nella celebre famiglia circense, dopo il classico percorso di trapezista e cavallerizzo nei primi anni '70 Holer lascia il circo e diffonde in Italia la novità assoluta degli spettacoli con automobili.


Crea nel 1971 lo show itinerante "Stunt Cars", che girerà la penisola e l'Europa per oltre tre decenni, attirando fino ad un milione di spettatori all'anno, dai grandi stadi all'autodromo di Monza, e riproducendo dal vivo le spericolate imprese possibili solo al cinema. Holer Togni, dotato di carisma e comunicativa, diventa rapidamente lo stuntman più famoso d'Italia, e uno dei più temerari al mondo, chiamato con frequenza dal mondo del cinema e della tv, e formando numerosi allievi. Icona popolare, i suoi show riempiono gli stadi e diventano il momento più atteso di grandi appuntamenti come il Motor Show di Bologna.

In uno dei suoi spettacoli coinvolse perfino Gianni Agnelli in un'evoluzione a bordo di una Fiat 131 convincendo l'imprenditore a diventare sponsor dei suoi show. Senza limiti a rischi e creatività, Togni nel 1995 entra nel Guinness dei Primati per aver guidato un tir inclinato su tre ruote. 

Oltre all'attività artistica, fu importante il suo ruolo a fianco al fratello Divier nella diffusione italiana dei teatri tenda, in particolare con la creazione del Palatrussardi di Milano.

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