Addio al senzatetto che ispirò “The Terminal” a Spielberg. Rifugiato iraniano, è morto all'aeroporto di Parigi
Dopo aver speso tutti i soldi incassati per il film, era tornato da qualche settimana a vivere all'aeroporto. Addosso aveva diverse migliaia di euro
PARIGI. Mehran Karimi Nasseri, rifugiato politico iraniano che ha vissuto più di 18 anni all'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle ed ha ispirato il regista Steven Spielberg per il suo film “The Terminal”, è morto oggi, 12 novembre, nello scalo in cui aveva trascorso anni di vita. Lo si è appreso da fonti aeroportuali.
Nasseri, 76 anni, è morto per cause naturali nel terminal 2F. Dopo aver speso tutti i soldi incassati per il film, era tornato da qualche settimana a vivere all'aeroporto. Addosso aveva diverse migliaia di euro. Era nato a Masjed Soleiman, nella provincia iraniana del Kuzistan, e con il soprannome di 'Sir Alfred' aveva eletto a sua dimora Roissy dal novembre 1988, dopo un lungo girovagare alla ricerca della madre. Era stato a cercarla a Londra, a Berlino e ad Amsterdam. Ogni volta era stato espulso dalle autorità dei vari paesi non essendo in possesso di documenti regolari. Nel 1999, aveva ottenuto lo status di rifugiato in Francia e un permesso di soggiorno.
A Roissy, era diventato un volto familiare per il personale dell'aeroporto e una figura emblematica, protagonista di servizi giornalistici, tv e radio di tutto il mondo. Nel 2004 Tom Hanks interpretò il suo ruolo nella storia a lui ispirata 'The Terminal'. Dopo il film, Nasseri si sarebbe trasferito in una casa di accoglienza a Parigi.