Spettacoli / Musica

Massimo Bubola il 5 gennaio a Predazzo con il reading concerto "Sognai talmente forte"

Uno spettacolo che è un viaggio in una nuova letteratura in cui si fondono poesia e musica, melodie e racconti e considerazioni sull’attualità di grandi canzoni

di Fabio De Santi

PREDAZZO. Uno spettacolo che è un viaggio in una nuova letteratura in cui si fondono poesia e musica, melodie e racconti e considerazioni sull’attualità di grandi canzoni uniche, perché scritte per tutti e per sempre.

Si può raccontare così “Sognai talmente forte” il reading concerto che avrà come protagonista Massimo Bubola giovedì 5 gennaio al Cinema teatro comunale di Predazzo (inizio ore 21; ingresso libero).

A cinque anni dal successo di “Ballata senza nome” (Frassinelli 2017) dedicato all’epopea della Grande Guerra e alla storia del Milite Ignoto, Massimo Bubola con la pubblicazione del suo nuovo romanzo “Sognai talmente forte” (Mondadori), ripercorre e ricrea le sue canzoni più celebri e amate, e le ripropone al pubblico declinate in una nuova forma d’arte, quella del romanzo.

Le canzoni del cantautore veronese, molte scritte, nei testi e nelle musiche, in collaborazione con Fabrizio De André, fanno oramai parte di un repertorio collettivo e della cultura popolare italiana e nel romanzo vengono ripercorse attraverso Il vecchio Callimaco, giunto alla fine di una vita vissuta nel canto e nella musica, che trascorre il suo ultimo giorno circondato dalle tante persone che lo hanno amato, e con loro ripercorre i momenti cruciali della sua vita, tra ricordi, sogni e visioni.

Massimo Bubola tacconta così di quando, bambino, era il piccolo “servo pastore”, amato e temuto dalla comunità, per il suo indomito spirito di spensierata libertà; dialoga, in sogno, con la figlia Teresa dagli occhi secchi, che per amore dal mare di Rimini finisce a morire nell’Argentina delle torture e della dittatura; si diverte a ricordare la filastrocca di “Volta la carta”, e si commuove nel ricordo degli amici nativi americani che gli raccontarono la strage del “Fiume Sand Creek”.

E poi ancora, Callimaco rievoca “Il cielo d’Irlanda”, “L’Hotel Supramonte” e tanti altri luoghi e immagini che - attraverso le canzoni - sono entrate nell’immaginario collettivo degli italiani. Quella di Bubola è un’apprezzabile operazione letteraria, destinata a lasciare un segno profondo nella storia della cultura contemporanea: le sue canzoni tornano qui in un’altra forma, quella della prosa d’arte, e rivivono, arricchite di nuove suggestioni, nuove sfaccettature, nuova luce.

In questo reading-concerto, Massimo Bubola, affiancato dalla voce folk di Lucia Miller, alterna la lettura di brevi estratti del romanzo all’esecuzione dei brani a cui la lettura si riferisce, accompagnandosi con la sua inseparabile chitarra acustica Martin D28.

[foto credits: massimobubola.it]

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