Eventi / Programma

Music Arena? No, Doss Trento. Arriva Poplar, un vero festival pieno di musica e contenuti culturali. Il programma

Svelati tutti gli appuntamenti della kermesse del Doss Trento, che cresce ogni anno (dal 2017) in partecipazione, consenso e fantasia

SPETTACOLO Poplar, le immagini del 2023

TRENTO. Mancano solo 10 giorni a Poplar. Due le novità assolute di quest’anno: un secondo palco sul Doss Trento e la possibilità di campeggiare a un passo dai laghi di Lamar. Un viaggio iniziato nel 2017, un appuntamento che è diventato a place to be per gli appassionati da ogni parte d’Italia e che attrae più del 50% del pubblico da fuori regione. Si conferma anche l’appuntamento con la rassegna culturale gratuita Poplar CULT!, che si svolgerà durante i pomeriggi del Festival a Piedicastello.

Il programma completo dei talk, dei workshop e delle mostre è stato svelato oggi durante la conferenza stampa ufficiale del Festival, rivelando una programmazione trasversale e carica di sperimentazione. Per quattro giorni, Piedicastello e il Doss Trento saranno un’oasi in cui respirare aria pulita e scoprire un mondo senza confini e geografie. 

CONCERTI: DUE PALCHI, 40+ ARTISTS 

La moltiplicazione degli ecosistemi e delle energie sarà supportata da un cambiamento sostanziale della venue: nel parco del Doss Trento infatti saranno presenti ben due palchi, novità assoluta del 2024 che permetterà all’atmosfera di essere ancora più elettrica e pervasiva, interessando due zone del parco. Un esperimento dopo il successo, nell’edizione 2023, del blitz di Pop X che ha sconvolto il pubblico con una scarica adrenalinica e una track list inedita su quello che quest’anno diventerà il second stage. Un’edizione ricchissima quella di Poplar 2024, che porta sul palco tanti artisti italiani e internazionali, per quattro giorni in cui la città potrà assaporare una cultura musicale che si plasma sui generi più diversi. 

TRA TRENTO E L’EUROPA 

Direttamente dalla Svezia, due dei progetti più interessanti del decennio. In attività da quando aveva 15 anni Yung Lean sarà sul palco di Poplar dopo più di 5 anni dall’ultima data italiana, che vedrà il sadboy dalle radici cloud rap esibirsi a pochi mesi dalla release del suo ultimo album “Psykos”, in cui trovano spazio il rock alternativo e il post-punk e che nasce dalla collaborazione con Bladee, fedelissimo del collettivo svedese Drain Gang. Yung Lean è una voce potentissima già quasi di culto per gli amanti del rap che non segue le tendenze. A soli 27 anni si può dire che abbia cambiato il volto della musica rap e porta con sé un bagaglio fittissimo di esperienze, vantando collaborazioni con nomi del calibro di Skrillex e FKA Twigs.

Ritorna in Italia l’ironia tagliente dei Viagra Boys, band post-punk svedese tra le più riconoscibili nel proprio genere e molto amata dal pubblico italiano. Dopo il loro esordio nel 2016 e i celebratissimi “Welfare Jazz” del 2021 e “Cave World” del 2022, i Viagra Boys sono diventati ben presto tra i principali promotori del revival post-punk degli ultimi anni, grazie a un sound brutale, una scrittura schietta e una satira sguaiata, il tutto funzionale a un messaggio politico che rifiuta le intolleranze e celebra l’opporsi allo status quo.

Dall’Inghilterra arrivano invece i Mount Kimbie: freschissima di uscita (5 aprile) la loro ultima impresa discografica “The Sunset Violent” che, oltre a vantare due feat con King Krule, definisce l’introduzione nella band di due nuovi membri, tra cui una voce femminile. Un viaggio tra influenze dream-pop, shoegaze, chill-pop, kraut-rock. Un’evoluzione - o forse una rivoluzione - nelle sonorità a cui ci aveva abituato questo geniale duo, ormai affermatosi come uno dei progetti più imprevedibili e significativi nella scena electro-pop UK. Sempre made in UK, le londinesi Los Bitchos sono difficili da definire. I loro live sono una festa psichedelica a cui è impossibile resistere, si respira euforia tra le tracce strumentali della band. Le loro esibizioni, influenzate da cumbia, funk, disco, surf anni ‘60, sono un’esplosione e una festa dream pop, che ha destato anche l’attenzione del frontman dei Franz Ferdinand.

Le Lambrini Girls arrivano invece dalla scena musicale punk di Brighton e sono decisamente incazzate. Le loro canzoni sono una denuncia nei confronti della società, feroci arrivano dritte al punto. Un trio inarrestabile e sicuramente energico, un live che esalta e trasforma. Il loro ultimo singolo “Body Of Mine” è più personale, parla di identità di genere e di come entrare in contatto con la propria quando non ci si sente pienamente se stessi. Dal sud di Londra ci raggiungeranno invece i Fat Dog, per mettere in scena uno show caotico e surreale che mescola influenze dance, punk e klezmer. Dalle coste della Normandia arrivano invece i Jersey, che porteranno il loro party fatto di house, dance e un’energia irresistibile sul Doss.

Dal Regno Unito arriva anche EV, l’“everyday poet” che racconta la cultura lavorativa britannica e la sua vita in UK attraverso rime che colpiscono; un modo per evadere dalla realtà di tutti i giorni. Dalla Germania, si esibirà sul palco di Poplar Sofia Kourtesis dj, compositrice e produttrice, di stanza a Berlino ma originaria del Perù. Con un linguaggio catartico e deciso, in equilibrio tra la pace dei sensi e l’inquietudine, “Madres” è il suo album di debutto ma traccia già una linea ben precisa, che la consacra come uno dei più inarrestabili astri nascenti dell’elettronica.

Acclamata dalla critica internazionale, da Pitchfork al New York Times, la sua opera prima è tanto messianica quanto terrena, un unico canto di tenacia, fortezza e speranza. Dopo il successo del brano “What Love Is” diventato virale su TikTok, approda in Italia anche la synth band tedesca Zimmer90, con il suo dreamy mix di disco, indie e alternative. Nato in Sicilia ma cresciuto tra i palazzi della Saarland, Pufuleti è un rapper unico nel suo genere. Scrive con naturalezza su beat lo-fi, perdendosi in dei flussi di coscienza più facili da decostruire che da mettere insieme. Un artista estremo che nei suoi testi allucinati in realtà parla di sé, dei suoi ricordi, di ciò che vede senza filtri. Gli Yīn Yīn, band di stanza ad Amsterdam che fonde funk e musica tradizionale asiatica, porteranno il pubblico ben lontano dall’Olanda. 

I RITORNI SULLA SCENA MUSICALE ITALIANA 

Uno degli show più attesi è quello degli I Hate My Village, ovvero Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Alberto Ferrari (Verdena), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle). Quattro musicisti, quattro personalità molto diverse che quest’anno sono tornati a suonare insieme con il loro disco-manifesto Nevermind the Tempo. Attesissimi anche i Sxrrxwland, collettivo artistico formato da Osore, Gino Tremila e Giovanni Vipra. Rispettivamente producer, creative director e voce.

Dopo 5 anni di stop, il trio di giovani predatori debutta con il primo disco “Anima Macchina”. Un sound elettronico attraverso cui trova sfogo una rabbia viscerale che da sempre li caratterizza e si traduce in un live pungente e potentissimo. Un grande e tanto atteso ritorno è anche quello di Laila Al Habash, cantautrice italo-palestinese, penna sognante, nonchè una delle più belle voci italiane contemporanee. Ha appena pubblicato il suo nuovo EP "Long Story Short" dopo aver conquistato tutti con “Mystic Motel”, il suo primo ed ultimo album che risale ormai al 2021. Un invito a rallentare, a prendersi del tempo nella vita di tutti i giorni, una raccolta di storie in cui torna lo zampino di Niccolò Contessa che la affianca alle produzioni, insieme a Matteo Parisi e i B-CROMA.

A far impazzire i radar dei più attenti, è anche il ritorno di Irbis, artista talentuosissimo classe ‘97 che, dopo quattro anni, torna con un nuovo album, più pop e onirico rispetto alle atmosfere a cui ci aveva abituato. “Lacrime e cemento” è un disco nomade e doloroso che, con un’intensità disarmante, viene a prenderti e si prende cura della tua interiorità. 

I RITORNI SUL PALCO DI POPLAR 

Tra gli artisti del panorama italiano ecco Fulminacci, che torna sul palco di Poplar dopo l’esordio del 2019 al Parco delle Albere. Da allora Filippo ne ha percorsa di strada, e oggi è riconosciuto da tutti come uno “di quelli bravi”. Reduce da un intero tour sold out, per cantarci le storie tra dolcezza e ironia del suo ultimo disco “Infinito +1”. Proprio Ele A è un  altro dei ritorni più attesi sul palco di Poplar. Classe 2002, Ele è una giovanissima che sta cambiando le regole del rap, grazie alla sua maestria nel fondere un gusto street pop contemporaneo con un’attitudine old school.

Si è esibita sul Doss Trento nel 2022, senza nemmeno un pezzo su Spotify. Oggi è a tutti gli effetti uno dei nomi più in hype nella scena rap italo-svizzera, con una brillante strada davanti ancora tutta da percorrere, con all’attivo un EP che ha conquistato non solo i più giovani ma anche i palati più esigenti e i culti dell’hip - hop nostrano. Sempre per la scena rap torna anche Kid Yugi, già tra i protagonisti di Poplar 2023, che torna a Trento per portare dal vivo il suo disco “I nomi del diavolo”.

Dopo aver acceso il garage del Mart con un Dj Set memorabile, torna a Poplar anche okgiorgio, che primeggia tra i volti scelti da Spotify per Radar 2024. Giorgio Pesenti - già membro del collettivo Iside - è un musicista e produttore che sta dominando la scena clubbing italiana. Produttore di artisti come Fulminacci, Pinguini Tattici Nucleari e Loredana Bertè, ha pubblicato il suo primo EP “ok” lo scorso dicembre.

Cinque tracce in cui le voci suonano come strumenti e la chitarra di Giorgio fa da padrona; un mix di suoni elettronici che agiteranno tutta la collina del Doss. Freschissima dell’anteprima al Mart anche HÅN. con la sua voce che arriva da lontano e accarezza la pelle, delicata e introspettiva, ma sempre coinvolgente.

HÅN arriva dal lago di Garda ma ha studiato a Trento. Con le sue sonorità elettroniche e sperimentali ci invita a raggiungerla lontano nei mondi alternativi che riesce a creare, luoghi dove può nascondersi e stare al sicuro. Quello stesso giorno - venerdì - sarà impossibile controllare gambe e piedi che seguiranno anche le indicazioni di Whitemary, dopo due anni di nuovo tra le nostre montagne con i suoi synth analogici con il suo “Radio Bianchini Soundsystem”. Torna a Poplar anche Altea, una delle talentuose voci femminili dei Thru Collected, giovanissimo ed eclettico collettivo napoletano che negli ultimi anni ha conquistato pubblico e critica con gli album "Discomoneta" e "Il grande fulmine". Un’altra perla di questa edizione sarà il folle show di Auroro Borealo. Dopo aver partecipato a Poplar Cult! lo scorso anno, l’eclettico artista propone un brillante delirio musicale a cui è impossibile resistere. 

LA FRESCHEZZA DEL MEDITERRANEO 

Cambiamo coordinate con le armonie di Marco Castello, polistrumentista che fonde funk-jazz e bossa nova e ci porterà in un'immersione tra i colori e le brezze di fine estate che soffiano sul parco. Una penna arguta e ironica che mescola italiano e dialetto siracusano, in nome delle sue origini siciliane. Alle spalle un’esperienza in tour con La Comitiva, progetto di Erlend Øye (membro dei Kings of Convenience), Castello ha preso parte anche al nuovo disco di MACE insieme ad Ele A con il brano “Mentre il mondo esplode”.

Fresco di uscita il suo ultipo EP che porta la firma di Emi Records / Universal Music Italy. Il merito è anche della voce della stessa Altea, un canto dal timbro ipnotico capace di creare atmosfere avvolgenti, tanto che è stata chiamata anche a partecipare al nuovo album del celebratissimo producer Mace. Direttamente da Napoli, città in cui la musica è da sempre aperta alla contaminazione, arrivano tre dei migliori progetti contemporanei per sconvolgere i palchi di Poplar.

Dopo il successo della loro esibizione nel 2022, tornano i Fuera, trio che mescola rap, techno e sonorità psichedeliche. Uno show in cui è impossibile non saltare, uno stile unico che li caratterizza da sempre rispetto al resto della scena musicale. Sono tornati a fine marzo con il singolo «cosa fai stasera?», una traccia dai suoni più morbidi rispetto a Circo Mezzaluna, ma con la stessa impronta techno che fa ballare e coinvolge.

Classe 2002 Tripolare è un cantautore e produttore, che dalla sua stanzetta apre una crepa verso il mondo esterno e le sue contraddizioni. È istintivo, sincero, timido ma con una voglia di evadere che gli dà l’energia giusta per conquistare il palco. Una ventata d’aria calda arriva con Anna and Vulkan, polistrumentista che vede il Vesuvio come simbolo costante del ritorno a casa. Inizia a scrivere le prime canzoni a quindici anni, con una penna che alterna italiano e napoletano, nel mentre suona come batterista in diversi progetti, spaziando tra generi diversi che la influenzano ognuno a modo loro. A novembre 2023 ha pubblicato il suo primo singolo Comm'è che mescola pop, jazz, tropicalismo e chitarre blues, seguito dalla ballad Scurò. 

TERRE PROMESSE 

L’esplorazione comincia il giovedì con Alessandro Muscogiuri, in arte EMMA, che ci porta nella sua dimensione, cavalcando un'onda elettronica che impazzita si muove tra dubstep, hyperpop e drum ‘n’ bass. I suoi brani sono un racconto che si materializza dirompente nella nostra mente e martella con voci pitchate che ogni tanto si spezzano e ci graffiano mentre le ascoltiamo.

Da tenere d’occhio, anche la carica di Evissimax, dj italonigeriana con un tocco e un’energia fuori dal comune ed il pop elettronico di faccianuvola sognatore classe 2002, che con il suo debut album Le stelle* il sole; l’arcobaleno)) ci permette di sollevare i piedi da terra e surfare tra le sue onde gravitazionali fatte di techno, beat veloci e parole d’amore.

Due penne freschissime che vi ruberanno il cuore, sono quelle di Giovanni Ti Amo - cresciuto ascoltando Beatles e Miles Davis, si caratterizza per un mix di canzoni d'amore nelle declinazioni più terrene e quotidiane - e Atarde, classe 2001, col suo pop moderno zeppo di inserti elettronici e una vena introspettiva. Conquisterà tutti anche Lamante, giovane artista dalla potente forza espressiva e comunicativa.

Nel suo disco d'esordio ha scardinato i modi di essere e stare in una terra che non le si accorda da 25 anni, una voce tagliente che con coraggio si muove tra i suoi racconti "In memoria di". Continuiamo il nostro viaggio senza bussola con un progetto dallo sguardo cinico, quello di Visconti, fatto di synth analogici e kick drums. Ha da poco pubblicato “Wandervogel”, singolo frenetico che anticipa un secondo disco. Una vena post-punk che trova una chiave d'espressione cantautorale e si traduce in un live che alterna momenti di pogo scatenato ad altri quasi di raccoglimento. 

LOCAL HEROES 

Come ogni anno, grande spazio è dedicato ai progetti musicali della Regione, anche grazie alla solida collaborazione con UploadSounds. Tra questi primeggia Felix Lalù, artista noneso geniale e poliedrico, che ha reso il dialetto della Val di Non protagonista della canzone d’autore.

La scena più underground è invece capeggiata da Emilio Paranoico e dai Post Swag 2002: anarchia, paranoie e post ironia di internet si mescolano in questi due progetti trentini, che non lasciano dubbi su cosa succederà sotto palco durante i loro live. Sul palco anche i trentini Light Whales, gli HRTBRKR e Cheyenne. Tre progetti nati in Trentino ma che potrebbero tranquillamente fare il giro del mondo: dalle tinte lo-fi e cinematografiche dei Light Whales, alle batterie serrate e alle tonalità surf degli HRTBRKR, fino ai virtuosismi jazz di Cheyenne. Da Bolzano arrivano invece i Tu Sabes e Leevio.

I Tu Sabes sono gli eredi spirituali degli Skiantos, cresciuti tra le gobbe dello skatepark di bolzano. Se è questo il futuro del punk, non vediamo l’ora di riceverne un po’ dritto in faccia. Leevio è nato nel 2007 (al primo Poplar faceva la quinta elementare!) e ha un talento incredibile dalla sua per scrivere le barre del rap del futuro. Scrive, arrangia, produce, suona mentre conta gli anni che gli mancano alla maturità. 

POPLAR CULT

Poplar CULT! torna ad attivare l’intero quartiere con mostre, dibattiti, talk e workshop che vogliono offrire alla cittadinanza strumenti e spunti utili non solo ad interpretare il presente, ma anche ad intervenire con consapevolezza. Incontri che stimolano il contatto e l’ascolto attivo, coinvolgendo giornalisti, autori, storici, scienziati, artisti e divulgatori in un’agorà attorno a cui raccogliersi per scambiare idee e mettersi alla prova. Una città dentro la città, da cui partire per progettare un futuro in cui ci sia posto e attenzione per tutte le cittadine e i cittadini. 

ATTUALITÀ

Proporsi come spazio in cui indagare, decostruire e interpretare significa prima di tutto promuovere un’informazione consapevole e attenta, grazie a personalità impegnate da anni nei settori della divulgazione, dell’attivismo, del giornalismo e della ricerca accademica. Daria Bignardi presenta il risultato di un periodo di studio attorno ai temi del carcere e del contesto italiano, restituito al pubblico tramite il libro “Ogni prigione è un’isola”.

Si parla di Palestina con Randa Ghazy e Paolo Turrini, dove ci si confronterà con la responsabilità dei media, nel fornire notizie e proporre punti di vista su cui pesano bias e fallace del diritto internazionale. Lavoro e mindset che minano il work-life balance con Irene Soave, giornalista del Corriere della Sera che ha riletto lo statuto dei lavoratori e lo ha corretto, mettendone alla luce le deformazioni strutturali. Dall’organizzazione e l’autocoscienza, allo studio degli strumenti legati ai nuovi modi di lavorare, su tutti la capillarizzazione e l’accesso facilitato ai tool IA based, che potrebbe aver complicato ancor di più il rapporto con le informazioni: una dialogo con Enrico Mensa (Enkk), uno dei twicher più seguiti e amati da generazioni di appassionati informatici.

Non mancherà un momento di dialogo aperto tra Comune, Università e cittadini: i “Dialoghi in relax” animeranno l’area workshop per tutto il venerdì pomeriggio, offrendo alla cittadinanza momenti tematici di confronto con alcuni tra i decisori locali, dal Sindaco di Trento, al Rettore di UNITN. In ultimo, attraverso una serie di esercizi pratici e non, l’artista Margherita Paoletti proporrà un laboratorio legato al progetto Sonde Croniche, un diario visivo che ha permesso all’artista di riscoprire nella sofferenza della malattia cronica una lettura alternativa alla sua condizione.

ARTE E MUSICA 

Esporre, presentare, discutere la musica e l’arte come potenza in grado di provocare scossoni, rivoluzioni del pensiero e grandissimi squarci nella storia, tra la forza, la curiosità e la sperimentazione che rendono l’ispirazione un ingrediente del lavoro di artiste e artisti di tutti i tempi. Dalla Parigi di inizio Novecento raccontata da Jacopo Veneziani, agli studi dell’illustratrice Sarah Mazzetti e del fumettista Juta visti attraverso il format Libri belli di Livia Satriano, fino a giungere tra le montagne trentine, in cui si nascondono alcuni dei fenomeni underground più sorprendenti, come Felix Lalù ed Emilio Paranoico.

Il talk nasce dalla collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino che sta conducendo una ricerca sulla musica trentina degli ultimi decenni. Parleremo anche di indie italiano, con Il decennio breve che registrerà una puntata live, che vedrà ospite Marco Castello. Con Edo Massa, una presentazione che inizia dalla graphic novel “Pensi di stare meglio?” e diventa un’analisi su salute mentale, machismo e rapporti interpersonali. Con WAC – Collettivo per l’arte contemporanea, realizzeremo un laboratorio in cui lavorare insieme su foto d’archivio recuperate nei mercatini dell’antiquariato con cui realizzeremo dei collage. 

DIVENTARE ADULTI

Dall’essere bambini per sempre, al voler diventare grandi e non sapere che farsene; se la società odierna non appare in grado di mettersi in ascolto né di accettare modelli ripensati e rivisti dalle fondamenta, come diventare adulti funzionali e soprattutto felici? Riflessione, ironia, genialità sregolata e tanta voglia di spiegare che no, non esiste un solo modo giusto di vivere. Il duo comico Eterobasiche presenta “Romanzo di un maschio”, che è una storia e un pezzo di stand up insieme, per decostruire, non per distruggere.

E per lavorare insieme a un manifesto nuovo, in cui stare tutti e tutte insieme. Ludovico Tersigni, uno dei protagonisti di SKAM Italia, conduttore e scrittore, esordisce con il suo romanzo “Ci vediamo oltre l’orizzonte” e invita a un viaggio dove lasciare a casa tutti i preconcetti e le pressioni; un dialogo sulle pressioni della vita e del lavoro con un altro esordiente, autore ed esperto di comunicazione digitale, Edoardo Vitale, presto in libreria con “Gli straordinari”. Direttamente da Trento, Jacopo Iannuzzi, penna geniale che deforma i confini di uno spazio e un’età in cui rincorrere la gioia ha senso solo con gli amici più fidati e certi panorami.

Con I diari dei bambini e Dario Falcini (curatore del “Quaderno di compiti delle vacanze per adulti”) recupereremo una dimensione in cui prenderci sul serio come bambini ed esplorare la leggerezza. Nel weekend, La Seggiolina Blu proporrà attività e letture adatte ai più piccoli (e non solo).

NEW MEDIA E POP CULTURE

I consumi culturali sono spesso posizionali, ma sono anche una finestra da cui guardare lo stato di soddisfazione, interesse e consapevolezza di tutti noi. Con la creator Giulia Torelli parleremo di serie tv e di come le puntate di quaranta minuti hanno cambiato anche un po’ noi e il nostro modo di vedere il mondo. Con due esordi brillanti, Maria Cafagna e Alice Oliveri hanno portato avanti una ricerca attentissima sul fenomeno della televisione e delle pubblicità, analizzando in modo sempre fresco e mai scontato l’influenza che la tv ha avuto nei decenni su decine di spettatori.

In chiusura, Inchiestagram (Daniele Zinni) ed Edoardo Camurri in dialogo per indagare la realtà e i suoi linguaggi postmoderni a partire dai meme: un confronto sospeso tra follia, distopia e tecnoinquietudine.

NATURA

A metà tra l’attualità e le grandi passioni, a CULT! non poteva mancare un approfondimento tanto territoriale quanto capace di accomunare amanti della montagna e climber esperti. Un modo di fare esperienza degli spazi, ma anche dei tempi lunghi e dilatati di quelle giornate in cui non c’è spazio per il doom scrolling. Grazie alla solida collaborazione con Economia Solidale Trentina, assisteremo ad un dialogo tra il creator di Vita Lenta (Gianvito Fanelli) e lo chef trentino Davide Zambelli, per riscoprire l’importanza di cercare tempo per romanticizzare la vita e il cibo.

Parleremo di arrampicata, inclusione e prime volte con Amedeo Cavalleri (Brocchi sui Blocchi) e ci immergeremo in un full focus sulle Alpi e sulle loro particolarità grazie a The Passenger. Non poteva mancare un esercizio di futuro, condotto grazie a Chi ha paura del buio?, che porterà con sé una lungimirante riflessione sui cambiamenti climatici e sul mondo del futuro. Da un’idea di Elisa Vittori e La Pinotteria, con la partecipazione dell’Orto Aperto Clarina e dei Vivai Brugna, ospiteremo anche un talea party, per scambiarsi piante, talee e semi.

POPLART: DUE MOSTRE INEDITE 

L’area dedicata alle esposizioni si fa in due per ospitare un percorso tra le opere di quattro artisti, per la prima volta insieme, che hanno fatto della narrazione per immagini un canale espressivo ed esplorativo potentissim. In dialogo i lavori di Sarah Mazzetti, illustratrice, tra le cose, di numerosi lavori apparsi su The New York Times, dei fumettisti Edo Massa e Juta, e del comic book artist gallese Alex Norris. Un viaggio inedito tra le tavole e le suggestioni che nascono dal piacere di raccontare storie. Per la prima mostra fotografica a POPLART, ospiteremo la gallery di Pictures from Italian Profiles, un progetto di Stefano Frosini. Un album fotografico collettivo dove a essere in mostra è l’italianità lontana dai claim pubblicitari. A Trento presenta una selezione di scatti, intimi e universali, in cui riconoscersi. 

POPLAR VILLAGE

Trento è una città che accoglie e avvicina realtà e idee diverse. Vederle tutte insieme al Poplar Village, rende più tangibile il progetto di una città per tutti e per tutte. Ad animare, informare e incuriosire anche quest’anno ci saranno: 

A.C.A.V. / AMNESTY TRENTO / ASI LEONARDO / ASSOCIAZIONE TEATRALE UNIVERSITARIA / AVIS DEL TRENTINO / BIRRETTE ESISTENZIALISTE / CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO / CIVICO 13 / CLIMA 3T / COMUNE DI TRENTO / COOPERAZIONE TRENTINA / CONSORZIO ASSOCIAZIONI CON IL MOZAMBICO / DUE PUNTI LIBRERIA / EAGLE RACING TEAM / ECONOMIA SOLIDALE TRENTINA / EMERGENCY TRENTO / ERASMUS STUDENT NETWORK / EUROPE DIRECT TRENTINO / FABLAB / FONDAZIONE MEGALIZZI / GIOVENTÙ FEDERALISTA EUROPEA / GLOW / INCO / L'UNIVERSITARIO / LIBERA / MANAROT / MEDITERRANEA / MUSE / OPEN WET LAB / PRISMAG / SANBARADIO / SANT'EGIDIO / SCACCHI UNITN / SCOMODO / TRENTO GIOVANI / TUKIKI / UDU TRENTO / UFFICIO SVOLTA / UNITIN / UNIVERSITÀ DI TRENTO

 

INFO GENERALI

TICKETS 

Poplar CULT! è una rassegna gratuita, aperta a tutte e tutti e senza necessità di prenotazione. Per accedere ai concerti sul Doss Trento è necessario acquistare il biglietto di ingresso. I concerti sono aperti a tutte e tutti, ma sotto i 16 anni si richiede l’accompagnamento di un maggiorenne. L’ingresso ai concerti è gratuito per i bambini sotto i 12 anni, se accompagnati da un adulto e in caso di invalidità superiore al 67%. È possibile richiedere l’ingresso omaggio a info@poplarfestival.it.qui. 

CAMPING 

Una novità che trasforma sempre più il festival in un’esperienza immersiva in costante contatto con il territorio e capace di arricchirlo con la sua forza e vitalità: il camping. Per la prima volta sarà possibile usufruire di un camping convenzionato, all’interno di uno dei luoghi più suggestivi del Trentino, i laghi di Lamar, resi ancora più facili da raggiungere grazie al servizio navette gratuito con il supporto dell’APT Trento - Monte Bondone. Tenda, camper o chalet, qualunque sia la modalità preferita, il camping Laghi di Lamar unisce un tassello inedito al weekend di settembre, un passo in più verso la realizzazione di una completa armonia tra persone e musica, mediato dalla presenza, importantissima, della natura. Info e dettagli su poplarfestival.it/camping 

PARTNER 

Il Festival è parte di Trento Aperta, la rassegna estiva di eventi del Comune di Trento ed è promosso dall’associazione ENTROPIA APS. A rendere possibile Poplar Festival è anche il prezioso contributo della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento, di Fondazione Caritro, della Regione Trentino Alto Adige e Sud Tirol, di Unicittà, e dell’APT Trento Monte Bondone. Numerosi anche i partner privati che credono nel progetto, tra cui Cooperazione Trentina, Economia Solidale Trentina, Cassa di Trento, MUSE e DICE. 

ACCESSI 

I concerti di Poplar Festival si svolgono al Parco del Doss Trento, una riserva naturale monumentale che domina la città di Trento. L’accesso per il pubblico è esclusivamente pedonale, tramite un sentiero panoramico con 120 m circa di dislivello. In caso di fan con mobilità ridotta, è possibile richiedere l’accesso in auto alla venue, per poter poi proseguire in carrozzina nella zona concerto scrivendo a info@poplarfestival.it 

 

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