Ecco la "Vetrina del teatro" Cofas: dieci pomeriggi domenicali al San Marco di Trento
Dal 19 gennaio al 23 marzo 2025, la 28a edizione di “Palcoscenico Trentino”, iniziativa culturale organizzata dalla Federazione provinciale delle compagnie amatoriali, che proporrà otto commedie portate in scena da compagnie trentine, una con un gruppo bolzanino di Laives e un'altra con una compagine teatrale bellunese di Arsiè
TRENTO - Sarà la rassegna a carattere provinciale “La Vetrina del Teatro Co.F.As.” ad aprire con dieci spettacoli, in calendario a Trento alla domenica pomeriggio dal 19 gennaio al 23 marzo 2025, la 28a edizione di “Palcoscenico Trentino”, iniziativa culturale organizzata dalla Federazione provinciale delle Compagnie amatoriali. Il programma delle recite, in calendario al Teatro “San Marco” sempre con inizio alle ore 16, è stato illustrato dal presidente Co.F.As. Gino Tarter e dai rappresentanti delle filodrammatiche partecipanti.
La rassegna spazia ad ampio raggio, in quanto a provenienza delle filodrammatiche, sul territorio in cui opera la Federazione, inserendo quest’anno anche due realtà teatrali che fanno riferimento alla collaborazione che Co.F.As. intrattiene con alcune realtà teatrali operanti nelle provincie confinanti di Bolzano e Belluno.
Saranno in scena, infatti, compagnie provenienti dai comuni di Arsiè (Belluno), Caldonazzo, Laives (Bolzano), Lavis, Ledro, Pergine Valsugana, Rovereto, Rumo e Trento.
Il cartellone degli spettacoli comprende due rappresentazioni in italiano e otto in dialetto trentino.
Il primo appuntamento con il pubblico è fissato per domenica 19 gennaio quando la Filodrammatica di Viarago porterà in scena “Ocio ala truffa!”, una commedia in dialetto di Loredana Cont che tratta della facilità con si possono raggirare le persone e come sia difficile per tutti, ma in particolare per le persone anziane, difendersi dagli imbrogli. Una storia di amicizia e di mutuo aiuto.
Porta la firma del commediografo toscano Valerio Di Piramo il secondo spettacolo in programma, che domenica 26 gennaio sarà proposto dalla Filodrammatica Sopramonte nell’adattamento dialettale curato da Valerio Bombardelli. “Ajò!” racconta le avventure di una famiglia sconvolta, in una tranquilla domenica mattina, dall’arrivo di uno strano personaggio e di un ancor più strano accompagnatore. Chi sia costui e cosa nasconde lo scopriremo solo nel finale, ovviamente a sorpresa.
Domenica 2 febbraio la Compagnia di Lizzana “Paolo Manfrini” proporrà al pubblico “Non sarà mica la fine del mondo”, un avvincente testo del regista e commediografo romano, ma ormai trentino d’adozione, Roberto Marafante. Si tratta di un’avventura dai contorni imprevedibili vissuta all’interno di un istituto scolastico dai genitori del giovane Francesco e dai suoi insegnanti.
Si tornerà a parlare dialetto domenica 9 febbraio quando “Fomefilò” - Filodrammatica Ledrense di Ledro proporrà “El filo magico”, una commedia dell’autore locale Paolo Scottini. È la storia di un uomo di mezza età preso dalle mille difficoltà di una separazione in atto.
Crollati i capisaldi che sostenevano il suo benessere, dovrà affidarsi all’aiuto di alcuni amici d’infanzia, ma riuscirà anche a far rivivere, con risvolti del tutto imprevedibili, un amore vissuto in gioventù.
“Vizini de casa” è il titolo dello spettacolo che domenica 16 febbraio avrà per protagonista la Filodrammatica “La Logeta” di Gardolo.
Si tratta di una commedia dell’autore e compositore veneto David Conati che sarà proposta nella traduzione dialettale di Mariagiovanna Bonvecchio. Una giornata di incubo domestico vissuta da una casalinga “forzata”, complicata da telefonate indesiderate e dall’ingombrante presenza dei vicini di casa. Tra relazioni in crisi e scambi di identità la protagonista della storia riuscirà però a riparare i guasti della propria vita.
La rassegna proseguirà domenica 23 febbraio quando il “Piccolo Teatro Pineta” di Pineta di Laives sarà in scena con “menomale che oggi è venerdì”, un testo in lingua italiana dell’autore napoletano Sergio Marolla. La quotidianità di una famiglia scorre normalmente, accompagnata dai ricordi del passato e dalle piacevoli vicende giovanili. Tutto questo, fino a quando inattese ed esilaranti situazioni, rendono la loro vita, sì frenetica e con le solite tensioni familiari, ma anche ricca di divertenti momenti imbarazzanti e carichi di sana comicità
Domenica 2 marzo sarà per la prima volta ospite della “Vetrina” una compagnia amatoriale proveniente dalla provincia di Belluno. Il gruppo teatrale “El bon saer” – Gli insoliti Belatrich di Arsié sarà in scena con “Che fadiga deventar noni”, dell’autrice locale Nadia Lancerini. È la storia in forma comica e ironica di una famiglia dei nostri paesi di montagna la quale, nonostante abbia due figli già avanti con l’età, desidera ardentemente di vederli sposati e di avere dei nipotini. Ma non tutto sarà così facile!
Nasce dalla vena creativa di Rosanna Gasperi “La sbalanzadora – se nasse, se vive e po'…», lo spettacolo che porterà sulla scena domenica 9 marzo la Compagnia Filodrammatica Caldonazzo.
L’autrice porta sull’altalena (la “sbalanzadora” nel dialetto locale) i ricordi della propria infanzia e dell’adolescenza, arricchendoli con le proprie riflessioni.
Divertenti siparietti con il racconto di quanto accadeva in paese negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso contribuiscono a formare un quadro vivido e veritiero dell’evolversi della vita quotidiana di un paese, prevalentemente rurale che ha poi scoperto d’un tratto il turismo.
Un tema di stretta attualità, trattato con ironia, sarà al centro dello spettacolo che il Gruppo Teatrale Rumo proporrà al pubblico domenica 16 marzo. “Tut colpa de l’ors”, è una commedia di Ernesto Paternoster dai tratti pittoreschi, che lega con simpatia stereotipi e pregiudizi, valligiani e cittadini, animalisti e cacciatori, carnivori ed erbivori, un po' di politica e tanto altro. Il tutto condito da molte risate e un po' di sana leggerezza.
Domenica 23 marzo sarà l’Associazione “Felice Filò” di Pressano a chiudere la Rassegna con “Tra i lumini e i fiorellini”.
L’autrice, Loredana Cont, ha preso spunto da quanto è accaduto tempo fa al cimitero di Trento, invaso dai conigli. Vedove e vedovi si fermano a chiacchierare, esasperati nel vedere i fiori delle tombe trasformati in cibo per i simpatici (ma non poi tanto) animaletti, ma fuori dal cimitero nascono anche amicizie e amori, più o meno corrisposti, fra persone alle prese con i propri dolori e le proprie speranze. E ovviamente non mancano i pettegolezzi, ma il tutto con leggerezza e nel rispetto del dolore (reale) di chi ha perso i propri cari.
La rassegna “La Vetrina del Teatro Co.F.As.” gode del patrocinio e del sostegno finanziario della Provincia e dei contributi di Regione Trentino – Alto-Adige/Südtirol, Banca per il Trentino-Alto Adige - Credito Cooperativo Italiano, Consorzio Melinda, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo e Gruppo Itas Assicurazioni - Agenzia di Lavis. Collaborano alla realizzazione della rassegna anche Comune di Trento, Domotica Trentina ed Associazione “Il Teatro delle Quisquilie”. Il costo del biglietto d'ingresso alle singole rappresentazioni è stato fissato in 10 euro (ridotto 8 euro e 3 euro per gli studenti dai 13 ai 18 anni, mentre l’ingresso sarà gratuito per i bambini fino ai 12 anni). L'abbonamento ai dieci spettacoli (€ 50) può essere prenotato alla Segreteria della Co.F.As. in Via Renato Lunelli 13 a Trento in orario d'ufficio (8.30 – 14.30). C. L.