Sherlock Holmes fra i ghiacciai, nel nuovo libro Torchio e Decarli come Conan Doyle
Verrà presentato giovedì 19 alla Sosat il romanzo scritto «secondo il Canone» dello scrittore inglese, protagonista il celebre detective con il fido Watson
TRENTO. Sarà presentato giovedì 19 dicembre, nella sede della Sosat in via Malpaga 17 a Trento alle ore 18, il libro: “Sherlock Holmes e il ghiacciaio dei misteri”, Mulatero editore, collana Brividi, 2024, scritto da Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio. I due autori dialogheranno con il giornalista Domenico Sartori.
Il libro narra di una morte accidentale cadendo da una scogliera nel Devon è una situazione che non convince il dottor Watson. E nemmeno il suo celebre amico, il detective Sherlock Holmes, che appare sulla scena quasi inaspettatamente. Un vecchio diario con riferimenti a due impegnative ascensioni alpinistiche della vittima dell’incidente, in Trentino, aggiunge nuovi indizi.
Analogamente al primo racconto apocrifo scritto da Fabrizio Torchio e Riccardo Decarli, Sherlock Holmes e il tesoro delle Dolomiti (Mulatero editore 2021, Ginkgo Noir editore per l’edizione francese), anche Sherlock Holmes e il ghiacciaio dei misteri è stato costruito nel rispetto dei tempi e dello stile letterario del cosiddetto Canone, il corpus di quattro romanzi e 56 racconti originali di Arthur Conan Doyle che hanno come protagonisti Sherlock Holmes e il suo fedele amico, il dottor John Watson.
Dall’appartamento situato al n. 221B di Baker Street a Londra, il romanzo si dipana attraverso le scogliere e la brughiera della contea del Devon, ma la gravità dei fatti accaduti si estende fino alle Alpi, ad una selvaggia gola delle montagne austriache e soprattutto ai vasti ghiacciai dell’Adamello, fra Lombardia e Trentino, ai tempi parte dell’Impero asburgico. Fulcro della storia, ambientata nel 1896, sono un’antica dimora, Dadnerstraw House, e i suoi dintorni. Attorno al mistero che avvolge la morte di Absalom Waterproud, un caro amico del dottor Watson precipitato da una scogliera, ruotano dissidenti politici, studiosi di botanica, alpinisti, una donna di indiscutibile bellezza ed altri personaggi.
Sulla vicenda aleggia la predizione di un’antica leggenda risalente ai tempi della guerra civile inglese. Sherlock Holmes e il dottor Watson dovranno agire con circospezione e con una certa audacia per risolvere un caso che sembra complicarsi ad ogni loro mossa. (Il libro è di 283 pagine, cartonato con sovracoperta).
Fabrizio Torchio è nato a Trento, giornalista si interessa di storia dell’alpinismo, è autore di molte guide escursionistiche, della biografia di Bruno Detassis, “Il custode del Brenta” (Vivalda 1995) scritta con Josef Espen e Donato Valentini, “Un lord sulle Dolomiti: dal Cervino alle Pale con il conte Lovelace” (Sat 2000) . Con Riccardo Decarli ha scritto l’opera in tre volumi: “Ad est del Romanticismo. 1786-1901 alpinisti vittoriani sulle Dolomiti, che ha vinto il Premio Leggimontagna 2014 che è stato finalista al premio Itas del 2015.
Riccardo Decarli è nato a Trento, dal 1991 lavora come bibliotecario presso la Biblioteca della Montagna Sat. E’ autore di numerosi saggi sulla storia dell’alpinismo e biografie di alpinisti ed esploratori. Alcuni suoi libri e documentari hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero.