Spettacoli / Intervista

Ennio Marchetto: ecco come vi stupirò con “The Living Paper Cartoon”

Fra musica, teatro e molte risate, da Pino Daniele che si trasforma nei Maneskin a Bob Marley che diventa Beyoncé: sono solo alcuni dei momenti dello show dell'artista veneziano, in scena al Sociale di Trento dal 24 al 27 dicembre. "Creo ogni anno nuovi personaggi di carta, sono arrivato a un repertorio di 350 figure: ci sono anche Mina, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Bruce Springsteen, Vasco Rossi, Tina Turner, Lady Gaga, Marco Mengoni, Arisa, Frida Kahlo, Napoleone, la Venere di Botticelli e Monna Lisa...”

di Fabio De Santi

TRENTO – Attraverso costumi di carta in “The Living Paper Cartoon”, Ennio Marchetto darà vita ad uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività in uno spettacolo che non ha confini, piace ovunque, ad un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni.

Si può presentare così lo spettacolo, proposto dal Centro Santa Chiara che il noto trasformista e cabarettista porterà al teatro Sociale martedì 24 dicembre, alle 16, il 25 alle 20.30, giovedì 26 in un doppio appuntamento alle 16 e alle 20.30 e venerdì 27 alle 20.30

Di questo show, ideato da Ennio Marchetto insieme  a Sosthen Hennekam, abbiamo parlato con l’ artista veneziano.

Ennio Marchetto, quando ha pensato a uno show come “The Living Paper Cartoon”?

“Sono veneziano e quindi ho iniziato nei primi anni Ottanta a fare i costumi per il Carnevale. Una notte mi apparve in sogno Marilyn Monroe vestita di carta, non sto scherzando, e il giorno dopo ho creato subito quel costume con pochi tratti ma il personaggio era riconoscibile. Quando ho fatto un provino per la tv mi dissero che il personaggio più bello era quello di carta e da allora non mi sono fermato, ne creo di nuovi ogni anno e sono arrivato ad avere un repertorio di 350 personaggi”.

Come lo descriverebbe allora?

“È uno spettacolo esteticamente con costumi stilizzati ma bellissimi. C’è sempre una storia in ogni personaggio, bisogna creare una gag, non è solo una passerella di costumi ma uno show comico. La bellezza sta nel fatto che un personaggio diventa due o tre, è una questione di architettura che porti poi sulla carta”.

Personaggi di carta appunto in uno spettacolo work in progress.

“Sì, è uno show work in progress in cui inserisco sempre nuovi personaggi per tenerlo attuale. Ad esempio prima c’era Pulcinella che suona una pizza che diventa una fisarmonica che diventava Pino Daniele con Io so pazz. Ora il numero non si ferma più lì ma Pino Daniele si trasforma nei Maneskin con una delle loro hit Sono fuori di testa”.

Chi compare ancora nella galleria di “The Living Paper Cartoon”?

“C’è Bob Marley che diventa Beyoncé, alcuni personaggi della lirica ma in generale lo show è molto pop: ci sono Mina, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Bruce Springsteen, Vasco Rossi, Accanto a loro anche Tina Turner, Liza Minelli, Lady Gaga, Marco Mengoni e  Arisa Porto in scena anche figure artistiche come Frida Kahlo, la Venere di Botticelli e Monna Lisa che è uno dei primi personaggi che ho realizzato e funziona sempre insieme a Napoleone e Edward mani di forbice”.

Qual è la difficoltà maggiore nel creare i suoi personaggi di carta e in questi velocissimi cambi di costume?

 “Costruire il costume è difficile tanto quanto portarlo in scena: affinché un personaggio funzioni ci vuole l’idea, bisogna fare tante prove, togliere o aggiungere a un costume può richiedere anche tre giorni di lavoro. In scena oramai non ho molte difficoltà: i costumi sono appesi con un filo che non si vede e riesco a aprirli e chiuderli velocemente grazie al velcro. Se non avessero inventato il velcro non avrei potuto creare questo show”.

Quando ha scoperto che la strada del cabaret e del trasformismo era quella che voleva percorrere?

“Dopo la prima creazione di carta a vent’anni non riuscivo a smettere di pensare ad altro. Sono stato fortunato: nel 1989 partecipai al Maurizio Costanzo Show e da lì ho lavorato tanto all’estero più che in Italia, in ben sessanta paesi. Anche qui il pubblico si diverte anche se non mi conosce, perché lo spettacolo incontra il gusto dai bambini ai nonni con personaggi che vanno dai Maneskin a Nilla Pizzi”.

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