Addio al Maestro d'arte Bruno Degasperi, cultura trentina in lutto, pittore e docente dell’Istituto Vittoria
Classe 1944, di base a Pergine, fin da bambino mostrò il suo talento che lo portò a importanti riconoscimenti, realizzazioni, l’impegno nell’Unione cattolica Ucaii
TRENTO. La cultura e l'arte trentina perde uno dei suoi maggiori interpreti. Nella giornata di ieri è scomparso Bruno Degasperi, pittore, docente, appassionato protagonista del mondo pittorico degli ultimi decenni. Nato nel 1944 a Torchio di Civezzano, dove i genitori erano sfollati in seguito ai bombardamenti su Trento, trascorre l'infanzia principalmente a Trento, ma le vacanze nel vecchio casone della nonna paterna a Cirè di Pergine diventano sempre più importanti fino a quando, neo sposo, vi si trasferisce.
Fin da piccolo Degasperi mostra una forte attitudine al disegno, incoraggiato dai genitori che gli regalano matite e colori ad olio, iscrivendolo undicenne all'Istituto Statale d'Arte applicata di Trento, sotto la guida prestigiosa di insegnati come Bruno Colorio, Carlo Bonacina, Marco Bertoldi, Gino Novello, Cesarina Seppi e Martino Demetz.
Conseguito il diploma di "maestro d'arte" con la specializzazione in decorazione pittorica, Degasperi si diploma all'Istituto Ai Carmini di Venezia e successivamente ottiene, prima a Genova e poi a Padova, le abilitazioni per l'insegnamento rispettivamente in disegno e storia dell'arte e in discipline pittoriche.
Dopo una significativa esperienza come disegnatore tecnico in uno studio di progettazione trentino, si avvia all'insegnamento in scuole diverse ed infine ottiene la cattedra di "Disegno dal vero ed Educazione visiva" all'Istituto d'Arte dove egli stesso si era inizialmente formato.
Insegnare e dipingere diventano un tutt'uno per Bruno Degasperi e, a partire dalla fine degli anni Sessanta, la copiosa produzione, soprattutto a colori acrilici, gli vale prestigiosi riconoscimenti. Altra importante esperienza è la partecipazione all'attività dell'Ucaii (Unione cattolica artisti italiani) che è molto legata alla realizzazione di alcune notevoli opere a tema religioso come i grandi affreschi della Chiesa di San Martino a Trento (1996 e 2008), le pitture della Chiesa dei Santi Angeli di Monte Terlago (1997), e l'ampia tela ad olio per la Chiesa di Vigolo Baselga (2000), oltre ad altri lavori alla scuola materna di Lavis e all'istituto Pavoniano Artigianelli a Trento.
Commosso il ricordo dell'assessora alla cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli: «Bruno rimarrà nel cuore di tanti anche per il suo storico ruolo di insegnante di discipline pittoriche all'istituto d'arte. Artista infaticabile, sempre pronto a regalare un sorriso alle persone che incontrava, ha portato l'arte trentina in Italia e nel mondo. non scorderò mai le nostre chiacchierate. La sua visione dell'arte che è anche una visione del mondo. Bruno analizzava le forme per dare senso e volume alle figure, esaminava il dettaglio per comprendere il tutto. Sono sicura che anche adesso, da lassù, sta studiando la forma del cielo, per capire la misura dell'immenso».