Casse Rurali trentine, che sofferenza: +29%
I crediti in sofferenza erano pari a 245 milioni a fine 2009, sono diventati 317 alla fine del 2010, con un incremento di 72 milioni di euro, pari a un +29,4%. È vero che rappresentano circa la metà delle sofferenze provinciali pur avendo le rurali oltre il 60% del mercato del credito. Ma il peggioramento c'èPAOLO GHEZZI I tuoi commenti
TRENTO - Che il 2010 sia stato un anno duro per le banche (oltre che per i loro clienti, s'intende), è noto. Che il rapporto sofferenze/impieghi fosse cresciuto dal 2,08 al 2,60% nel giro di 12 mesi, l'aveva già sancito il responsabile del settore credito di FedCoop, Ruggero Carli. Ma ora, la tabella di sintesi sul credito cooperativo che riportiamo colpisce con l'implacabile realtà delle cifre assolute: i crediti in sofferenza erano pari a 245 milioni a fine 2009, sono diventati 317 alla fine del 2010, con un incremento di 72 milioni di euro, pari a un +29,4%.
È vero che rappresentano circa la metà delle sofferenze provinciali pur avendo le rurali oltre il 60% del mercato del credito. Ma il peggioramento c'è. La crescita risulta più intensa per le imprese (+32,6%) rispetto alle famiglie consumatrici (+19,3%). Anche l'incidenza delle sofferenze sul portafoglio crediti è più elevata per le imprese (con +3,13% a fine 2010, rispetto a +2,46% a fine 2009) che per le famiglie (con +1,66% a fine '10, era +1,44% a fine 2009). Le partite incagliate, pari a 859 milioni di euro, in crescita del 23,7% rispetto al 2009, costituiscono il 7,04% dei crediti complessivi (5,9% a dicembre 2009).
Le tendenze evidenziate dal mondo delle rurali, peraltro, riflettono in modo abbastanza fedele il peggioramento generale del mercato del credito. A gennaio, secondo Bankitalia, i prestiti bancari in Trentino sono saliti a 19,7 miliardi, di cui 5,5 alle famiglie e 13,5 alle imprese. Ma sono cresciute anche le rate non pagate, con le sofferenze delle famiglie oltre i 107 milioni, +33% sul 2009, e con le insolvenze delle aziende a 562 milioni, +31%.
Sul fronte del risparmio intermediato dalle casse rurali trentine a fine 2010 - secondo i dati provvisori - si sono superati i 16 miliardi di euro, di cui 12.598 milioni di raccolta diretta e 3.667 di raccolta indiretta (titoli in amministrazione e risparmio gestito). La raccolta complessiva a valori di mercato ha chiuso a dicembre 2010 con un +1,6% (contro il +4,5% di fine 2009), ma per la prima volta la raccolta diretta è calata. E l'Undici, sarà meglio dell'horribilis Dieci ruralis? pgh