Zootecnia e agricoltura, boom di giovani imprenditori
Si è svolta in mattinata, nella sede di via della Bettine, l'assemblea annuale della Federazione Allevatori provinciale. La soddisfazione di Tiziano Mellarini: "Finalmente oggi tanti giovani iniziano l'attività agricola. Nell'ultimo bando per i premi di insediamento riservati ai giovani, abbiamo ricevuto 128 domande, un record"
TRENTO - La zootecnia va. L'annuale assemblea della Federazione Allevatori, svoltasi stamani nella sede di via della Bettine, è stata l'occasione per fare il punto su un comparto, quello agricolo e zootecnico in particolare, su cui il Trentino investe molto. Nessuna relazione "politica" da parte del presidente Silvano Rauzi, ma un dibattito tra gli allevatori sui problemi e le prospettive in questa crisi che al socio più anziano, Leone Degiampietro di Tesero, 92 anni proprio domani, ha riportato la memoria agl anni Quaranta del secolo scorso.
All'incontro c'era pure l'assessore provinciale all'agricoltura e turismo Tiziano Mellarini: "Finalmente oggi tanti giovani iniziano l'attività agricola. Nell'ultimo bando per i premi di insediamento riservati ai giovani, abbiamo ricevuto 128 domande, un record".
"Oggi siamo impegnati con la nuova programmazione rurale, che dobbiamo costruire insieme agli agli agricoltori, vecchi e giovani, e anche con gli operatori turistici", ha proseguito Mellarini. "Stiamo cercando di riportare alla quota di 390 euro l'ettaro il contributo oer la coltivazione dei fondi. Il tutto comunque sapendo - ha aggiunto - che le risorse sono sempre minori. Dovremo rivedere anche i progetti passati. Quattro o cinque trattori in una singola azienda agricola non sono più consentiti". Almeno con il contributo pubblico.
I nuovi eletti
L'assemblea ha anche rinnovato una parte del consiglio in scadenza. Confermatini consiglieri Giacomo Broch del Primiero, Mario Carli delle Giudicarie esteriori, Alberto Mazzola del Basso Sarca e Ledro, Francesco Paternoster della Valle di Non. Fabio Maffei della Valle Rendena sostituisce Maurizio Polla, non ricandidato.
L'attività della Federazione allevatori
“Il settore zootecnico e, in particolare, l’allevamento del bovino da latte che rappresenta il grosso della zootecnia provinciale, ha confermato l’andamento del 2011 con risultati relativamente positivi per quanto riguarda le quotazioni del Trentingrana – ha spiegato il dirigente Claudio Valorz. - Più difficoltosa la situazione degli allevatori che conferiscono il loro prodotto a Latte Trento, anche se non sono da registrare flessioni nel prezzo liquidato ai soci. Complessivamente il giudizio sull’annata resta positivo, soprattutto se raffrontato all’andamento economico generale e alle difficoltà che stanno attraversando gli altri settori produttivi. Forse anche per questi motivi è rimasto positivo l’umore degli allevatori”.
I dati
Il documento contabile è stato archiviato con il segno più. Il valore della produzione è superiore ai 17 milioni di euro (+3% circa), l’utile è stato di 308 mila euro, il valore degli investimenti è andato ben oltre i 5 milioni 400 mila euro.
I soci allevatori sono 1197. I nuovi ingressi sono stati 29: “un dato che abbiamo accolto con molta soddisfazione – ha affermato Valorz. – E’ un segno positivo perché dimostra nel concreto che ci sono persone che credono in questa attività. Tra loro anche giovani con un livello di istruzione ben superiore alla media. Scelgono l’attività zootecnica sia per proseguire una tradizione di famiglia e sia come sbocco professionale cercato e voluto”.
I collaboratori della Federazione Allevatori sono 85 tra dirigenti, personale direttivo e intermedio, impiegati e operai.
Il fatturato del punto vendita della Federazione Allevatori ha superato i 3 milioni di euro (+2,57% nel confronto con lo stesso dato dell’anno prima). Il consumatore apprezza la proposta commerciale caratterizzata da qualità a un costo accessibile.