Risto3 in assemblea  «Futuro preoccupante»

Sono 31 le persone assunte nel "2012 di crisi" dalla cooperativa trentina che si occupa di ristorazione, attraverso una squadra di 1.042 dipendenti. Tiene il fatturato (41 milioni, +2,2% rispetto al 2011) e si rafforza il patrimonio (17,4 milioni). Il presidente Vigliotti - che annunciato l'addio alla presidenza - ai 400 soci in assemblea: “Guardiamo con preoccupazione al prossimo anno, quando scadranno appalti che attualmente garantiscono lavoro per la metà dei nostri dipendenti”

pasta pastasciutta ciboTRENTO - Anche nel 2012 Risto3 è riuscita ad assumere 31 persone, confermandosi la maggiore cooperativa trentina in termini di forza lavoro. Nonostante la crisi generale, infatti, la cooperativa offre un’opportunità lavorativa stabile a 1.042 persone: 945 donne (91%) e 97 maschi, di età media 44 anni. Un lavoro flessibile, che ben si integra con la vita famigliare e privata del personale, per lo più femminile, che può godere di forme di limitazione dell’orario nell’85% dei casi.
Della squadra Risto3 fanno parte 92 persone non italiane, come emerge anche dal libro pubblicato recentemente che racconta le storie di alcune di loro (Il mondo in Risto3, scritto da Giuliano Beltrami). Dipendenti che, è stato calcolato, versano nel complesso 1,5 milioni di Irpef, portando ricchezza all’intera società.
I soci sono oltre 400, e possono contare su benefici aggiuntivi come la sanità integrativa attraverso la Mutua Cooperazione Salute e l’assistenza legale gratuita. Anche quest’anno è stato loro dedicato un ampio programma di formazione (20 giornate), che ha puntato in particolare sull’organizzazione cooperativa e sulle scelte aziendali.


Tiene il bilancio, preoccupa il futuro


Come è stato spiegato ai soci stamani durante l’assemblea annuale della cooperativa alla sala della Cooperazione di via Segantini, nel 2012 tengono i ricavi, che sfiorano i 41 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2011. I pasti preparati sono 6.770.692, circa 120mila di più dell’anno precedente. La sfida per il 2013 è quella di raggiungere i 7 milioni. Ma non è l’unica da affrontare. Il prossimo anno, infatti, scadranno gli appalti che riguardano le mense scolastiche delle principali comunità di valle, dalla valle dell’Adige alla Vallagarina, dalle Giudicarie e Rendena all’Alto Garda e Ledro. “Siamo preoccupati – dice il presidente Sergio Vigliotti – perché in quell’ambito lavora circa la metà del nostro personale ed è un settore che produce il 37% del giro d’affari”. Seguono i ristoranti con il 23%, la ristorazione aziendale con il 21%, il settore sanitario con il 15% e la quota restante per il banqueting.


Come sintetizza il direttore Stefano Raffaelli, Risto3 nel 2012 ha gestito 260 strutture, tra ristoranti, bar, ristoranti aziendali o interaziendali, case di riposo, mense scolastiche. Attraverso il settore party la cooperativa ha seguito oltre 200 servizi di banqueting.
Un elemento di tranquillità nell’affrontare la pesante crisi congiunturale resta il patrimonio: “Abbiamo sempre fatto le formichine – aggiunge Vigliotti – mettendo a riserva gran parte dell’utile prodotto. E oggi ci troviamo un patrimonio di 17,4 milioni che ci consente di guardare avanti con maggiore fiducia e di muoverci sul mercato con una certa massa critica”.

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