Casa per giovani coppie, nuovi aiuti in arrivo
La Provincia prepara il varo di un nuovo «pacchetto-casa», che punta a sostenere soprattutto le giovani coppie che decidono l'acquisto o la ristrutturazione di un immobile. Per dopo la pausa estiva, tra settembre e ottobre, si attende il regolamento, che dovrebbe consentire, dal primo gennaio del 2015, di aprire il bando per i primi 10 milioni di euro. Complessivamente, la giunta provinciale con la finanziaria 2014 varata in aprile ha messo in campo per quattro anni 40 milioni di euro. La norma prevede che l'aiuto della Provincia vada ad abbattere del 70% il tasso spuntato sul mutuo per acquisto o ristrutturazione della prima abitazione
Dopo la pausa estiva del consiglio provinciale è in arrivo una accelerata sul fronte degli aiuti all'acquisto e ristrutturazione della prima casa. Entro l'autunno, tra settembre e ottobre, dovrebbe infatti essere varato il regolamento, dopo di che dal primo gennaio del prossimo anno sarà aperto il bando per i primi 10 milioni di euro di aiuti pubblici che andranno a sostenere le giovani coppie che vorranno comprarsi o ristrutturare la prima casa. Ad annunciare il percorso che darà attuazione a quanto previsto dall'articolo 54 della legge finanziaria 2014 approvata lo scorso mese di aprile è stato ieri, in consiglio provinciale, l'assessore all'edilizia Carlo Daldoss.
Che ha anche chiarito come, per quanto riguarda l'edilizia nel complesso, la Provincia dal 2008 al 2014 ha impegnato qualcosa come 660 milioni di euro, mentre tra il 2015 e il 2018 compresi ci saranno altri 40 milioni di euro a sostegno delle persone che intendono acquistare la prima casa.
Il dibattito sull'edilizia.
L'annuncio dell'assessore dell'operatività degli aiuti varati con la finanziaria 2014 è arrivato nell'ambito del confronto sulla proposta di rilancio del settore presentata dal consigliere Rodolfo Borga e poi bocciata dall'aula. Daldoss, di fronte alle critiche alla giunta dell'opposizione (mancanza di un piano strutturale per uscire dalla crisi dell'edilizia) ha spiegato come «dal 2008 in poi sono stati messi in campo 660 milioni di euro di interventi per il settore. Che, ora, si deve ristrutturare, mentre per il futuro la nostra volontà è di mettere in campo misure eque, mentre la proposta di Borga di fatto fa sì che chi arriva dopo nel presentare la domanda non prenda nulla». Borga ha replicato spiegando che si potrebbe mettere in moto un aiuto da 85 milioni di euro «per le nostre piccole imprese».
Aiuti, presto il bando.
Complessivamente, come è noto, la giunta provinciale con la finanziaria 2014 varata in aprile ha messo in campo per quattro anni, dal 2015 al 2018 compresi, 40 milioni di euro complessivi che ora andranno messi a gara anno per anno. In pratica, entro settembre ci dovrà essere il regolamento che andrà realizzato tenendo presente lo schema dei criteri che sono stati inseriti nell'articolo 54 della finanziaria. In pratica, rispetto al passato, non ci sarà più la possibilità che si possa accedere agli aiuti avendo un Icef zero, come accaduto nella tornata precedente per i contributi casa. Questo, ha detto Daldoss, per «evitare una assegnazione non equa delle risorse che tante proteste ha sollevato in passato». Secondo la tempistica della Provincia, in autunno dovrebbe essere varato il regolamento, mentre a inizio 2015 sarà dato avvio alla raccolta delle domande, per arrivare in alcune settimane alla definizione della graduatoria.
Aiuti ad almeno 600 richiedenti.
La norma prevede che l'aiuto della Provincia vada ad abbattere del 70% il tasso spuntato sul mutuo per acquisto o ristrutturazione della prima abitazione. Visto che l'entità massima del mutuo su cui calcolare il contributo è di 150.000 euro e che il tasso medio è di circa il 5%, la Provincia ritiene che si possano aiutare circa 600 richiedenti. Se i tassi dovessero scendere e quindi per ciascuna richiesta il contributo provinciale dovesse ridursi, la platea degli aventi diritto potrebbe anche aumentare e salire, sempre spalmato sui quattro anni di aiuti, a 800 in tutto. Da parte della Provincia la volontà è quindi di far partire nel 2015 la prima tranche degli aiuti per l'acquisto per la prima casa, per poi continuare con 10 milioni di euro all'anno per i successivi tre anni. Rispetto alle iniziative passate, quindi, si cerca di evitare l'assalto agli incentivi una tantum, per proporre contributi su almeno 4 annualità.