Portale turistico, è scontro sull'appalto
Scontro tra Associazione Artigiani e Trentino Sviluppo sull'appalto da 190.000 euro per il rinnovo del portale turistico visittrentino.it. In una lettera inviata al presidente della holding pubblica Flavio Tosi, il numero uno di Assoartigiani Roberto De Laurentis accusa: troppo poco tempo nel bando per presentare offerte di raggruppamenti trentini, clausole di favore ad aziende austriache, trascurato il lavoro di Trento Rise , costato 5 milioni di euro. Le offerte presentate sono tre, due locali e una austriaca. Tosi sospende la procedura ma replica: tutto regolare
Scontro tra Associazione Artigiani e Trentino Sviluppo sull'appalto da 190.000 euro per il rinnovo del portale turistico visittrentino.it. In una lettera inviata al presidente della holding pubblica Flavio Tosi, il numero uno di Assoartigiani Roberto De Laurentis accusa: troppo poco tempo nel bando per presentare offerte di raggruppamenti trentini, clausole di favore ad aziende austriache, trascurato il lavoro di Trento Rise , costato 5 milioni di euro. Le offerte presentate sono tre, due locali e una austriaca. Tosi sospende la procedura ma replica: tutto regolare.
La «guerra d'indipendenza dall'Austria» condotta dagli artigiani parte dal fatto che alcune aziende artigiane, industriali e commerciali avevano dato vita ad un Rti (Raggruppamento temporaneo d'imprese) per partecipare al bando. Si tratta di Dedagroup , di quattro aziende artigiane con 60 addetti complessivi specializzate nel settore e di altri partner. «Il bando è stato pubblicato il 24 luglio con scadenza il 29 agosto». Un bando complesso, dice De Laurentis, per il quale c'era troppo poco tempo. È stata chiesta una proroga, non concessa.
La lettera di Assoartigiani, inoltre, segnala che, prima della pubblicazione del bando, Trentino Sviluppo - attraverso la società di consulenza Deloitte - ha effettuato una ricognizione telefonica nelle aziende trentine di informatica per sondarne i livelli di competenza. Secondo il presidente degli artigiani, il successivo invito a partecipare «non è mai arrivato alle aziende con marcate competenze in materia mentre è arrivato puntualmente a quelle che avevano competenze ridotte o non ne avevano affatto».
Poi la stoccata più pesante: nella ricognizione telefonica veniva richiesto alle aziende di certificare la compatibilità del loro prodotto con quello commercializzato da un'azienda austriaca che risultava tra le aziende invitate alla gara. In effetti l'austriaca Elements , in gara per il portale, è partner, anche se non legata societariamente, della Feratel , l'azienda d'oltralpe che ha fornito nel 2009 la piattaforma web del sito trentino.
Infine: il bando, secondo gli artigiani, non avrebbe tenuto conto del Pcp (Pre commercial procurement) di Trento Rise, la ricerca sul software innovativo per il booking turistico su cui la Provincia ha investito 5 milioni. De Laurentis conclude sottolineando «la totale assenza di ogni considerazione nei riguardi delle aziende del territorio».
«Ricevuta la lettera di De Laurentis, ho fermato la procedura e fatto una riunione per capire come stanno le cose - replica il presidente di Trentino Sviluppo Tosi - Onestamente, non ci sono elementi per dire che non vanno aperte le buste. Abbiamo pubblicato il bando a luglio perché il nuovo portale deve partire entro il prossimo marzo, pronto per la stagione estiva 2015. Abbiamo invitato aziende che avessero capacità tecnologica compatibile con la piattaforma web esistente perché si tratta di un aggiornamento, non di un rifacimento da capo».
Alla gara, con base d'asta di 190.000 euro per tre anni e valutazione qualitativa e quantitativa (ribasso) delle offerte, sono state invitate 8 aziende, 7 trentine e una austriaca. Le offerte effettivamente presentate sono tre: una di un raggruppamento trentino tra 6 delle 7 aziende invitate, un'altra locale e quella austriaca. «La richiesta di proroga è arrivata all'ultimo momento - precisa Tosi - Accoglierla era poco corretto nei confronti di chi ha corso».
«Visittrentino, utilizzato da tutte le Apt, ha 6 milioni di visitatori unici all'anno - sottolinea Paolo Manfrini , amministratore di Trentino Marketing - È il principale portale di destinazione turistica in Italia ed è in 9 lingue. Non si tratta di cambiare la piattaforma web ma di fare una manutenzione straordinaria del sito. Abbiamo coinvolto aziende trentine, come in tutti questi anni in cui imprese locali hanno avuto lavori per 400-500 mila euro. Per quanto riguarda Trento Rise, sta studiando un software innovativo non solo sui pernottamenti, software che utilizzeremo quando sarà pronto. Vogliamo mantenere un buon rapporto con le aziende artigiane: inviteremo De Laurentis a sedersi al tavolo per confrontarsi».