Protesta delle donne, Bort apre
Cresce la polemica sulla mancata presenza di donne imprenditrici ai vertici della Camera di commercio. Il presidente Gianni Bort replica: il problema c'è ma la giunta non è ancora completa, Confindustria deve designare il suo rappresentante e, tenuto conto del fatto che ha in consiglio 4 donne e «conoscendo la sensibilità del presidente Paolo Mazzalai », potrebbe indicare una donna. In ogni caso «incontrerò al più presto il Comitato per l'imprenditoria femminile (Cif), che è incardinato presso di noi, per riprendere il confronto e la collaborazione sul tema»
Cresce la polemica sulla mancata presenza di donne imprenditrici ai vertici della Camera di commercio. Il presidente Gianni Bort replica: il problema c'è ma la giunta non è ancora completa, Confindustria deve designare il suo rappresentante e, tenuto conto del fatto che ha in consiglio 4 donne e «conoscendo la sensibilità del presidente Paolo Mazzalai », potrebbe indicare una donna. In ogni caso «incontrerò al più presto il Comitato per l'imprenditoria femminile (Cif), che è incardinato presso di noi, per riprendere il confronto e la collaborazione sul tema».
Dopo Donatella Conzatti dell'Upt, l'assessora Pd alle pari opportunità Sara Ferrari , la presidente della Commissione provinciale pari opportunità Simonetta Fedrizzi e la stessa coordinatrice del Cif Claudia Gasperetti , il «disappunto» per la giunta tutta maschile della Camera viene espresso da Lorena Torresani , segretaria del Movimento femminile del Patt. «Per l'ennesima volta si dimostra come le donne faticano ad entrare in misura consistente nelle istituzioni politiche e nei processi decisionali. Nella nuova giunta camerale di Trento è mancato quel buonsenso che ci si aspettava. Nominare adesso almeno una donna è importante, ma non è più la stessa cosa, perché sembra che adesso gli uomini facciano un piacere alle donne. Il presidente Bort è mancato a questo importante appuntamento con la società, dimostrando che la sua esperienza avrà pure valore, ma è retrograda».
«Non sono stato io a scegliere la giunta - ribatte Bort - Anzi, dove avevo competenza, come per il collegio sindacale, ho indicato una donna. Ma il problema c'è, il contributo delle imprenditrici va valorizzato».
Intanto Bort e il segretario generale della Camera di commercio Mauro Leveghi stanno facendo i conti su come saranno i bilanci dell'ente dopo i tagli decisi dal governo ai diritti camerali. «Abbiamo calcolato - spiega Leveghi - che nel 2015 avremo 1,6 milioni di euro in meno, nel 2016 saranno 2,6 milioni per poi salire a 3,9 milioni nel 2017». Il tutto su 17 milioni circa di bilancio, di cui 9 sono diritti.
La Camera farà un bilancio tecnico in attesa della definizione del nuovo accordo di programma con la Provincia. «In tempi brevi - spiega Bort - incontreremo la giunta regionale, quella provinciale, i Comuni maggiori. Andreatta l'ho già visto. Nel nuovo accordo di programma definiremo le funzioni della Camera e con la Provincia stiamo avviando una ricognizione su eventuali nuove funzioni legate ai settori economici. Sull'export, ad esempio, non discutiamo la decisione di portarlo a Trentino Sviluppo, ma mettiamo a disposizione la storica rete di conoscenze camerali». A questo proposito, ieri Leveghi ha incontrato Samir Lleshi , direttore delle politiche della Camera di commercio nazionale del Kosovo e della Regione Dukagjini (capoluogo Peja/Pec).